martedì 31 luglio 2018

I ricordi

«I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa».

Banana Yoshimoto - Kitchen


Ph Richard Avedon 

lunedì 30 luglio 2018

La solitudine

"L'unico status mentale, spirituale e talvolta necessariamente fisico, in cui si riesca a ottenere un contatto con l'assoluto, dentro di sé e fuori di se stessi. Intendo la solitudine come scelta, non l'isolamento che è sinonimo di abbandono e quindi di una scelta operata da altri. Personalmente mi considero la minoranza di uno e spesso trovo nella solitudine il modo migliore, forse l'unico, per preservarmi da attacchi esterni tesi anche inconsapevolmente ad interrompere il filo dei pensieri o a disturbare le sempre più rare vertigini di qualche sogno".

Fabrizio De Andrè



domenica 29 luglio 2018

Senza dispiacersi

“Si scusò di quel suo non amore. Si scusò senza dispiacersi, come quando si urta la spalla di uno sconosciuto per strada.
Nella sua vita, io ero stata un incidente.”
Valentina D'Urbano - Acquanera

Ph Peter Lindbergh 

sabato 28 luglio 2018

Questa è la storia

«Questa è la storia di una donna e di un uomo che si amarono in pienezza, evitando così un'esistenza banale. L'ho serbata nella memoria affinché il tempo non la sciupasse ed è solo ora, nelle notti silenziose di questo luogo, che posso infine raccontarla. Lo farò per quell'uomo e quella donna che mi confidarono le loro vite dicendo: prendi, scrivi, affinché non lo cancelli il vento».

Isabel Allende - 
D'amore e ombra


Egon Schiele 

venerdì 27 luglio 2018

Confidenze al chiaro di luna

"Sai, sei un tipo strano... Mi piacerebbe sapere chi sei veramente."
Santo Cielo, confidenze al chiaro di luna. Mi sono stretto nelle spalle:
"Sono quello che vedi."
"Però oggi sembri un altro. Non so, ho sempre avuto la sensazione che tu abbia... una seconda personalità nascosta."
"Beh, non ci pensare. Ognuno vive nel mondo che si costruisce, e nel tuo mondo io ho un'altra personalità, tutto qui."
Ci ha pensato un attimo, senza togliermi gli occhi di dosso.
"Cosa vuoi dire?"
"Voglio dire che la realtà è sempre inventata."

Pablo Tusset - Il meglio che possa capitare a una brioche



Ph Tony Gentile (Reuters)
(Focus)

giovedì 26 luglio 2018

Al di fuori

Da quando sono nata, mi sono sempre sentita al di fuori, dovunque fossi, fuori dall'immagine, dalla conversazione, sfasata, come se fossi la sola a sentire rumori o parole che gli altri non percepiscono, e sorda alle parole che invece sembrano sentire, come se fossi fuori dalla cornice, dall'altra parte di una vetrata immensa e invisibile.

Delphine De Vigan - Gli effetti secondari dei sogni


Ph Alex Coghe

mercoledì 25 luglio 2018

Una buona impressione

“L’unico aspetto positivo del parlare con una persona che ti considera stupida e inadatta e anche poco normale, è che non devi preoccuparti di lasciarle una buona impressione quando te ne vai.”

Fabio Genovesi - Esche vive


Ph Hermann Landshoff

martedì 24 luglio 2018

... ma sarà una lingua nuova

Noi adesso siamo assonnati e stanchi e in questa stanchezza possiamo solo prenderci cura di chi ci capisce e di chi capiamo. Non è tempo di stare con tutti, non è tempo di fare ogni cosa. Possiamo fare solo poche cose, dobbiamo lasciare un po’ di vuoto nelle nostre giornate. […] dobbiamo andare avanti con le persone che ci sono care, producendo ammirazione e riguardo più che rancore e lamenti. Il futuro non arriverà da fuori, ma sbucherà dalle nostre vene. Vivremo finalmente in un posto muto e piano piano tornerà il bisogno di parlare, ma sarà una lingua nuova, inaudita.

Franco Arminio - Terracarne. Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del sud Italia


Ph Irving Penn

lunedì 23 luglio 2018

Non odi tutto questo?

Non odi tutto questo? [...] I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? [...] È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. (Mia)

Pulp Fiction - Quentin Tarantino 1994



Uma Thurman

.... farsi catturare dalle pause

“Mi piacerebbe entrare in un paese e vedere gente che si muove a piedi: bambini, vecchi, donne, tutta una ragnatela di passi per catturare e farsi catturare dalle pause, dagli attimi in cui sembra che nulla possa avvenire. I paesi come luogo di riabilitazione degli umani, cliniche in cui si impari il compito fondamentale di passare il tempo, compito che è stato sostituito da una miriade di surrogati.
Riparare le statue, riportare alla luce i tratturi, potare gli alberi con cura, salutare con lietezza ogni persona, ecco alcuni gesti che ci possono far bene, possono farci ritrovare un filo di eleganza nella bolgia di cafoneria in cui siamo caduti.”
Franco Arminio - Vento forte tra Lacedonia e Candela: esercizi di paesologia

Ph Ferdinando Scianna 

domenica 22 luglio 2018

luccichio di sabato ...

“Statemi a sentire: il lunedì fa schifo perché sei arrabbiato per non aver potuto dormire fino a tardi, inoltre è anche il giorno in cui avviene il sessanta per cento delle riunioni che ti rovinano la vita. Il martedì fa schifo perché ci sono ancora quattro giorni lavorativi da superare; odi te stesso e il mondo perché sei intrappolato nella ruota per criceti chiamata vita, schiavo della paga. Il mercoledì è terribile perché ti rendi conto, verso mezzogiorno, che è finita metà della settimana lavorativa ma il fatto che tu veda la vita in questo modo significa che non sei nient'altro che la terza vignetta di quel vecchio fumetto che non faceva ridere, Cathy, quella in cui lei si rende conto di essere una grassa zitella solitaria e le si drizzano i capelli in testa e fa un grido tipo aughhhhhh! Il venerdì è terribile perché ti senti come un topolino da laboratorio che aspetta che il cibo venga messo nella sua gabbia, e in questo caso il cibo è il weekend. Il sabato va bene ma appena bene. E la domenica, come ho già detto, è la giornata dimenticata dal tempo, in cui non succede niente e ti ritrovi, perversamente, a desiderare che sia di nuovo lunedì. Per cui, il massimo sarebbe una settimana fatta di giovedì. Tutti sono di buonumore, la gente fa davvero quello che deve e un luccichio di sabato rende tutto più brillante.”
Douglas Coupland - Jpod

Ph Robert Doisneau

sabato 21 luglio 2018

Carne e spirito, sogni e realtà ...

Nell'era della comunicazione totale e degli occhi bassi sui cellulari, i rapporti funzionano quando son fatti di piccole frasi luminose. Miliardi di parole regalate ad uno schermo intrecciano i fili di legami posticci che si sfaldano al confronto col reale.
E, quando siamo uno di fronte all'altro, non ci si riconosce. Perché conoscersi è carne, sangue, odori, respiro, sguardi, lentezza, noia, imbarazzo, sospiri e tentennamenti...
Nell'era della comunicazione totale abbiamo un disperato bisogno di tornare a comunicare davvero, guardandoci negli occhi. Come re-imparare ad essere umani.
Carne e spirito, sogni e realtà.

Oscar Travino - L'ora o il mai più


À bout de souffle

Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg

venerdì 20 luglio 2018

Nelle stazioni è un’altra cosa ....

Nelle stazioni è un’altra cosa, l’emozione s’intuisce dagli sguardi, dai gesti, dai movimenti, ci sono innamorati che si lasciano, nonne che ripartono, donne dagli ampi cappotti che abbandonano uomini dal colletto rialzato, o viceversa, osservo persone che partono non si sa per dove né perché né per quanto tempo, che si dicono arrivederci attraverso il finestrino con un cenno oppure si sgolano quando nessuno può sentirle. Con un po’ di fortuna assisti a vere e proprie separazioni, voglio dire che si capisce che durerà a lungo o che sembrerà eterna (il che è lo stesso), allora l’emozione si fa densa, come se l’aria s’ispessisse, come se fossero soli, senza nessun ritorno.

Delphine De Vigan - Gli effetti secondari dei sogni


Ph Robert Doisneau

giovedì 19 luglio 2018

Siamo stati bene

“Penso che se le cose fossero andate diversamente saremmo stati tutti bene, ma poi mi correggo: siamo stati bene. Per quanto complesso, e a volte odioso, è stato bello per il semplice fatto che è stato.”

Eleonora C. Caruso - Comunque vada non importa

Ph Roger Picard 
Serge Gainsbourg e Jane Birkin

mercoledì 18 luglio 2018

La violenza ...

Credevo che la violenza fosse nelle urla, nelle botte, nella guerra e nel sangue.
Adesso so che la violenza è anche nel silenzio, e qualche volta è invisibile ad occhio nudo.
La violenza è il tempo che risana le ferite, la sequenza irriducibile dei giorni, l'impossibile ritorno indietro.
La violenza è quello che ci sfugge, che non ha spiegazione, che resterà opaco per sempre.

Delphine De Vigan - Gli effetti secondari dei sogni

Ph Alvin Booth
 

martedì 17 luglio 2018

empatia ...

Siccome l'educazione delle emozioni ci porta a quell'"empatia" che è la capacità di leggere emozioni degli altri, e siccome senza percezione delle esigenze e della disperazione altrui non può esserci preoccupazione per gli altri, la radice dell'altruismo sta nell'empatia che si raggiunge con quell'educazione emotiva che consente a ciascuno di conseguire quegli atteggiamenti morali dei quali i nostri tempi hanno grande bisogno: l'autocontrollo e la compassione.

Daniel Goleman - Intelligenza emotiva

Ph William C. Beall 

lunedì 16 luglio 2018

Se riusciamo ....

Se riusciamo a perdonare ciò che gli altri ci hanno fatto...
Se riusciamo a perdonare ciò che noi abbiamo fatto agli altri...
Se riusciamo a prendere congedo da tutte le nostre storie.
Dal nostro essere carnefici o vittime.
Solo allora, forse, potremo salvare il mondo.
Eppure noi rimaniamo seduti, in attesa di essere salvati.
Fintanto che siamo vittime, nella speranza che ci scoprano mentre stiamo ancora soffrendo.

Chuck Palahniuk - Cavie


Ph Ed van der Elsken

domenica 15 luglio 2018

Noi non siamo ....

"Possiamo costruire la nostra apparenza e far finta di essere ricchi, belli, importanti. Viviamo pure la vita degli altri per ostentare un’idea di successo, così ci sentiremo più adatti e accettati. Gonfiamoci le labbra e facciamoci il lifting. Riempiamoci le tette di silicone e la testa di stronzate. Consoliamoci con i complimenti e ridiamoci sopra, ma nel buio della notte, quando non ci sarà altro pubblico che noi stessi, sapremo davvero chi siamo. Non ci sarà tempo per le maschere, allora.
Noi non siamo quello che mostriamo di essere, siamo quello che facciamo quando nessuno ci guarda. Siamo quello che pensiamo, quando nessuno può ascoltare. Siamo le nostre lacrime al buio, nascosti dal cuscino.”

Francesco Grandis - Sulla strada giusta 


Ph Rodney Smith

sabato 14 luglio 2018

Gli imprevisti

“Se c'è una cosa che ho imparato è che non è possibile prevedere tutto. E allora perché non sollazzarsi nel creare confusione e godere degli imprevisti? Ecco, si, forse il segreto sta lì.” 

Francesco Barbi - Il burattinaio 


Ph Elliott Erwitt

venerdì 13 luglio 2018

.... imparare ad amare

Nessuno è nato odiando qualcun altro per il colore della pelle, o il suo ambiente sociale, o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto.

Nelson Mandela



Ph Zanele Muholi 

giovedì 12 luglio 2018

Il dubbio

Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante. Stare all'erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte. 
Oscar Wilde - Aforismi

Ph Vadim Stein 

mercoledì 11 luglio 2018

Non arrenderti

«C'è un proverbio arabo che mi sembra pertinente: Non arrenderti: rischieresti di farlo un’ora prima del miracolo».

Amélie Nothomb - Acido solforico



Ph Saul Leiter 

Mandorle ....

L’importanza di una fotografia non sta esclusivamente nel fatto che sia bella, perfetta, luce giusta, profilo giusto, ma sta anche in ciò che rappresenta (soprattutto per noi mortali e semplici fotografi da cellulare).


Questa foto l’ho scattata qualche giorno fa in un luogo in cui ho vissuto per tanto tempo (anche se non sono originaria di quei posti) in cui sto tornando più spesso ultimamente per una serie di ragioni. Sono delle mandorle che ho “rubato” da alberi in una “campagna” (così si dice giù in Puglia), in zona “matine”, di una persona che conosco.
Qualcuno potrebbe obiettare “ e che cosa ci trovi di tanto straordinario in alcune mandorle rubate?” Ci trovo il mio passato e ci trovo le tradizioni di una terra contadina che, in parte, nonostante tutto mantiene le proprie tradizioni.

Quando ero bambina e ragazza per tornare a casa potevo tagliare attraverso un prato pieno di alberi di mandorli. Avevo il privilegio (e in pochi mi capiranno) di poter mangiare le mandorle ad ogni grado di maturazione. In primavera sono piccole, quindi si possono mangiare interamente compresa la buccia verde, sono aspre ma sono buone. Dopo un po’ la mandorla all’interno comincia a formarsi ed è, come dire, collosa. In questo periodo il grado di maturazione è quello che preferisco, si è formata la buccia dura e all’interno le mandorle sono formate ma fresche (quelle della foto). Poi in estate piena diventano come le mangiate normalmente.

Non so da quanti anni che non mangiavo le mandorle fresche, togliendo la buccia battendole con una pietra grossa, quelle pietre tipiche del Gargano, vi assicuro che sono buonissime e non posso negare di essere ritornata indietro ….

L’altra sera ho incontrato in una festa molte persone che non vedevo da tempo, persone che pensavo neanche si ricordassero più di me. Invece non era così, mi hanno accolto, abbracciato e riconosciuto tutti (mi hanno detto che non sono cambiata affatto da allora), e se non mi riconoscevano bastava che dicessi “sono Chicca” e si ricordavano subito. Sono tornata “Chicca” per due giorni (lì tutti mi chiamano così), e sono tornata ad essere un po’ quello che ero allora. Ho tempo fino alla fine di Agosto, poi, lasciando la casa, dovrò tagliare un ulteriore filo che mi lega a quei luoghi e al Gargano, ma non sarà mai completamente, dovrò tornare ma sono sicura che troverò un posto dove mi accoglieranno, ma perdere ogni filo significa perdere ogni volta un po’ di me.

Chicca .... 

martedì 10 luglio 2018

.. è bello anche pensarla

Le celebri parole di quel grande romanzo del rovesciamento morale che è I fratelli Karamazov di Dostoevskij – «Quel che alla mente pare vergogna, per il cuore non è che bellezza» – sono profondamente vere. Ma si potrebbe anche invertire l’ordine. «Ciò che per il cuore non è che bellezza, alla mente non deve apparire una vergogna». Per principio ho sempre cercato di incoraggiare la mente a seguire il cuore ovunque esso osasse spingersi. Se è bello provare qualcosa, è bello anche pensarla. 
Howard Jacobson - Un amore perfetto

Ph Lucien Clergue

lunedì 9 luglio 2018

Vorrei dirgli ....

“Vorrei dirgli che per me va bene, conoscerci senza fretta.
Vorrei dirgli che non voglio entrare di prepotenza nella sua vita, ma in punta di piedi, così che lui si accorga della mia della mia presenza solo quando mi cercherà e mi troverà al suo fianco.
Vorrei dirgli che possiamo venirci incontro, trovarci a metà strada, far scontrare i suoi timori con le mie disfunzionalità, intrecciare la mia instabilità con la sua, cercare di trovare un equilibrio tutto nostro.
Vorrei dirglielo, davvero, e invece non riesco a dire nulla, perché al solo pensiero di dire queste cose ad alta voce le parole mi si blocca in gola e mi manca il fiato.”
Elle Caruso - Il dizionario delle emozioni



Ph Henri Cartier-Bresson

domenica 8 luglio 2018

E poi, e poi ....

“Vivevano il loro strano sogno e si raccontavano tutto e camminavano e parlavano e ridevano e camminavano e parlavano contro tutto il già visto come in un lungo sogno, quei matti. E poi, e poi.  E poi, un brutto giorno, le parole, fra loro, erano state fonte di malintesi. Anzi fonte di un malinteso, uno solo, ma che era la cosa più triste che il vecchio Alex avesse mai provato in tutta la vita, Un sabato sera freddo gelido, in piazza Maggiore, il vecchio Alex le aveva chiesto di mettersi con lui. Era la cosa più ovvia a quel punto, no?
Solo che.
Solo che egli aveva stretto forte la mano, detto che ci avrebbe pensato su, ma aveva un’ombra triste negli occhi ….
” 

Enrico Brizzi - Jack Frusciante è uscito dal gruppo


Ph Robert Doisneau 

sabato 7 luglio 2018

Semplice personalità

"Sapevo di aver incontrato qualcuno la cui semplice personalità era così affascinante che, se glielo avessi consentito, avrebbe assorbito la mia intera natura, la mia intera anima, la mia stessa arte"

Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray



Ph Benoit Courti 

venerdì 6 luglio 2018

Stanco ...

“Sono troppo stanco di compromessi.
O forse, sono troppo stanco e basta.”
Enrico Brizzi - Jack Frusciante è uscito dal gruppo 



Ph Dennis Stock
(James Dean)

La mediocrità del silenzio

Non lo posso sopportare che due persone non si parlino.
Che non si parlino più. Un uomo e una donna che si amavano per giunta. Gente che si scambiava telefonate roventi o anche solo appassionate durante la notte sbancando i centralini poco tempo prima. Non lo sopporto.
Che mancanza di curiosità, di sensibilità, che buio, che cecità, che vera decadenza.
Qualcuno si trincera dietro un silenzio ottuso, altri (altre) non danno notizie di sé forse confidando nell'antico, nefasto effetto dell'assenza che è una vera aggressione. Bisogna aver molto amato una persona per diventarne nemico a tal punto.
Siamo un antico popolo di scaltri diplomatici, nessuno quanto noi è maestro nell'arte della mediazione, del conferire pesi differenti alle parole a seconda delle circostanze; siamo farmacisti, siamo alchimisti. Però, che meraviglia!
E invece no; tentiamo tristi braccio di ferro, ostentiamo indifferenza e fingiamo durezza, siamo inclini alla fuga, alla vigliaccheria, all'allontanamento.
No, è necessario parlare, anche quando le idee si fanno confuse (è di rapporti d'amore che stiamo trattando), quando si diventa differenti da noi stessi, peggiori, e non ci si riconosce più.
Anche quando si ritiene che "qualcuno" ci abbia rapinato, scippato il nostro sentimento, le idee migliori, i segreti e la vita, tutto. Eh no, cazzo! Bisogna riprendere in mano quei telefoni, volare ancora in macchina di notte da una città all'altra, se necessario, a combattere la mediocrità del silenzio, l'astio, l'orgoglio, la convinzione di avere in tutto ragione.
Ragione di che!? L'amore è sangue che scorre e che gonfia muscoli e vene, chi se ne frega dell'orgoglio, eppoi tutto finisce da sé senza bisogno che noi uomini e donne poveri diavoli ci diamo tanto da fare per squilibrare i pesi di quello che davvero vogliamo e sentiamo. Non si mettano contro, non diventino nemici almeno quelli che si amano (e lo sanno), non perdano tempo, non peggiorino e non diseduchino se stessi; abbiamo già fin troppe battaglie se non vere e proprie guerre da combattere fuori di noi stessi, nel mondo di tutti i giorni.
Basta una telefonata notturna, una sorpresa, anche solo una parola, basterebbe una breve lettera se fossimo ancora capaci di scrivere e non lo siamo.
Un atto di ragionevolezza, un atto di umiltà, sarebbero così necessari. Sarebbe forse vero coraggio. Viviamo invece di atti di orgoglio, cioè di rinuncia; ci chiudiamo da soli alle spalle la porta della nostra cella e per maggior sicurezza ingoiamo la chiave.
Che stupidi, basterebbe parlare. Uomini e donne intendo, ragazzi e ragazze, in ogni tempo e luogo, in qualsiasi circostanza e senza reticenze né giustificazioni.
Non lo posso sopportare che due persone non si parlino.
Almeno quelli che si amano (e lo sanno) facciano qualcosa.

Ivano Fossati - La mediocrità del Silenzio


Ph Dennis Stock 
James Dean in Times Square, New York City, 1955
Ph Lara Rossignol 
Liv Tyler in Times Square, New York City, 1995

giovedì 5 luglio 2018

Una via d'uscita ..

“So che mi sto ossessionando in modo totalmente insano, ma ho paura che se non continuo a tenerla viva nella mia testa, la dimenticherò. E dimenticare mi fa cagare sotto dalla paura.
Franco è convinto che dovrei consultare un medico. Forse prendere delle pillole per dormire, o degli antidepressivi. Io invece penso che quella sia una via d’uscita per chi non ha coraggio. Non voglio cominciare a ingoiare medicine per evitare il dolore”
Kim Holden - Gus. L'altra metà del cuore


Ph Roy Schatt
(Steve Mc Queen)

mercoledì 4 luglio 2018

.. le note sincopate

(LUI)
Mio tesoro,
Com'è bello ciò che tu dici dell'Arte!
Tu vedi la vita e l'amore diversamente da tutte le altre donne. È per questo, forse, ch'io ti amo così perdutamente.
Neppure oggi mi stacco dal mio lavoro. Sei contenta?
Tuo
Andrea.
(LEI)
Strano che il cuore dell'uomo e della donna non siano mai, non possano mai essere completamente all'unisono! La loro armonia sembra basata sul contrattempo, come le note sincopate dei «rag-times» o delle Danze Ungheresi di Brahms: quando l'uno è sul «battere», l'altro è sul «levare»; quando l'uno è felice, l'altro soffre; quando l'uno comincia, l'altro termina... L'uomo vuole la gioia dell'ora; la donna, non appena ama, vuole il parossismo e il pathos, vuole l'infinito e l'eterno.

Annie Vivanti - Gioia! Novelle



Ph RJ Muna
 

martedì 3 luglio 2018

A volte basta ...

A volte basta perdere il momento e non si recupera più. Non si recupera, ma non si dimentica. O forse la mente dimentica ma è il cuore che ricorda. Ecco perché quando morirono prima il padre e poi la madre di Francesca a distanza di poco tempo, Alessandro rispettò il suo dolore, l'aiutò nelle questioni pratiche ma non riuscì a dirle niente, non riuscì ad abbracciarla nel momento in cui ne aveva bisogno, né a pronunciare quelle parole semplici, ma autentiche che potessero farle sentire che lui c'era, che capiva la sua disperazione e poteva farsene carico, sopportarla con lei per fargliela sentire più leggera. E lei fece come Alessandro: ritornò forte, col sorriso di sempre, e col cuore gonfio di un dolore che nessuno poteva condividere.

Erica Arosio - L'uomo sbagliato

David di Michelangelo

lunedì 2 luglio 2018

Si cambia

“Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.” 

Alberto Moravia - Gli indifferenti



Ph Rodney Smith 

domenica 1 luglio 2018

Le donne che leggono libri

“Le donne che leggono libri
sono pericolose
sanno parlare e sanno ascoltare
sanno usare bene le mani
indicano la strada giusta
così come seguono le frasi belle sui libri
sanno sottolineare le parole curiose
e sanno sottolineare la vita
le occasioni
gli amori
e le cazzate
evidenziano le cose importanti
e fanno la piega là
dove son rimaste
una piega che durerà poco
perché presto
ritorneranno

le donne che leggono libri
fanno paura
hanno la borsetta più pesante delle altre
non hanno solo il rossetto
lo specchio il mascara e il burrocacao
no,
loro hanno anche un libro
pieno di punti di riferimento
pieno di somiglianze e ricordi
pieno di bussole
che non le faranno mai perdere

le donne che leggono libri
sono pericolose perché sono forti
sanno quello che vogliono
e sanno dove stanno andando
sanno sfogliare le persone
si baciano appena l’indice
e girano le pagine della loro vita
come se al mondo
non ci fosse niente di più facile

è solo per questo che scrivo libri
perché faccio il tifo
per le donne
pericolose.”

Gio Evan - Ormai tra noi è tutto finito


Ph Nina Leen