mercoledì 31 ottobre 2018

Timido!

Tutti siamo assetati d'amore: è il primo bisogno della nostra natura, la prima preghiera dei nostri cuori. Ma non osiamo palesare i nostri desideri: siamo troppo timidi. Io vado in cerca d'amore, e ne trovo provviste inesauribili nei cuori degli altri. Ma quando cerco di chiederne per me, ecco che questa orribile timidezza mi soffoca. Mi manca la parola. O, peggio, dico cose senza senso, bugie assurde. L'affetto di cui sono assetato lo vedo profuso ai cani, ai gatti, agli uccelli: soltanto perché loro lo sanno chiedere. Bisogna saperlo chiedere: è come un fantasma che non può parlare se prima non gli rivolgete voi la parola.Tutto l'amore che c'e' nel mondo anela a parlare; ma non osa perché è timido, timido, timido! Ecco la tragedia del mondo..

George Bernard Shaw - Candida

Ph Peter Lindbergh 

martedì 30 ottobre 2018

Il silenzio

Il silenzio a volte fa appassire, inchioda, a volte non è vellutato, è
un’incrinatura, un irrigidimento, un reggimento di parole non dette, mentre le parole a volte sono rovine, frane, brontolano e anche loro non dicono niente, occupano solo spazio – svuotare, pensa Milo, arredare è svuotare secondo lei. Vorrebbe arredare il tempo, adesso. Bisogna però conoscere il momento per parlare e il momento per tacere. Non sempre Milo li indovina. Non è abituato a indovinare. Un buon compromesso fra silenzio e parole sono le domande. Brevi. Milo domanda, lei racconta.

Gian Luca Favetto - La vita non fa rumore


Ph David Terrazas

lunedì 29 ottobre 2018

qualcosa di inspiegabile

«Io cerco sempre di comunicare qualcosa di non comunicabile, di spiegare qualcosa di inspiegabile, di parlare di ciò che ho nelle ossa e che soltanto in queste ossa può essere vissuto. In fondo non è altro forse che quella paura di cui ho parlato tante volte, ma paura estesa a tutte le cose.».

Franz Kafka - Lettere a Milena

Ph Anton Belovodchenko

Le persone speciali

Ultimamente mi sono imbattuta in uno spot pubblicitario. 'Incontriamo circa 80000 persone nella nostra vita. Se non vi ricordate di me per favore sedetevi. Se non mi avete mai visto piangere, se alla fine ci siamo persi di vista, avete un momento ….”


Questo spot mi ha particolarmente colpito, tanto da farmi la domanda: quante persone “speciali” sono rimaste nella mia vita? E poi: quante persone veramente “speciali” sono passate nella mia vita? Ma esistono le persone veramente “speciali”?

Ho provato a pubblicare lo spot su FB facendo la domanda: e voi avete mai provato a contare le persone speciali che sono restate nella vostra vita? Questo post ha avuto pochissimi riscontri. Dopo questa prova ho imparato che pochissime persone sono interessate ad una domanda del genere, sono preoccupate solo a puntare il dito contro gli altri, ma non a chiedersi chi siamo veramente.

Io me lo sono chiesto, ho riflettuto e penso che sono passate nella mia vita alcune persone speciali, ma poche, veramente poche. Io intendo per persone speciali quelle che ti hanno lasciato un segno, quelle che ti hanno lasciato un sorriso, anche un solo sguardo, quelle con le quali appena ti incontri hai talmente tante cose da dirti da passare intere serate a parlare. Le persone speciali entrano dentro te e capiscono ogni tuo malumore nascosto dietro un sorriso, le persone speciali sono quelle che ti ascoltano e volano lontano dai pregiudizi, le persone speciali sono quelle che ti seguono sempre anche nei momenti di silenzio, le persone speciali non ti giudicano e sono sempre pronte ad accoglierti, le persone speciali sono quelle che hanno per te anche solo una parola, che possa essere “ci sono”, “mi dispiace”, “scusa”, “ti voglio bene”, “stai sbagliando, prova a cambiare prospettiva”. Se si leggono con attenzione queste poche parole che ho scritto, pensi subito che le persone speciali “non esistono”, forse no. Io penso che esistano, ma sono davvero poche, ma quando le trovi, devi fare di tutto per non perderle, anche se è difficile, perché l'impressione finale che ho avuto dopo il post su FB è che ormai a molti poco interessa avere dei punti fermi, ossia delle persone speciali che ci accompagnano nel corso della nostra vita. La nuova filosofia è 'ora e qui' .... Oggi ci sei, domani chissenefrega, dico la verità sono un po’ triste per questo …..

Io non mi ci ritrovo più in questo mondo, cerco di adeguarmi ma non mi ci ritrovo ...

Searchingforheartandsoulpeople

fc 

domenica 28 ottobre 2018

La reciprocità

Con lei nacque una sorta di sodalizio, un'elezione. Avevano imparato a fidarsi l'una dell'altro. La reciprocità è quando a ogni gesto corrisponde un'unità di intenti, a domanda non è conseguente una risposta, ma un modo di guardare, declinare il tono della voce, l'espressione del viso, un minuscolo dettaglio che mette pace a ogni inquietudine. La reciprocità non nasce sempre tra due amanti, può nascere anche tra due sconosciuti che hanno trovato un granello d'intesa, misteriosa, lontana, eppure unica.

Mario Desiati - Ternitti

Ph Elliott Erwitt 

sabato 27 ottobre 2018

Essere felici

“Essere felici vuol dire essere contenti del presente. Tutti, a parole,sono convinti di essere stati felici in passato, e tutti sperano di essere felici in futuro; quando, però, si tratta di riconoscere che si è felici proprio nel momento in cui ci si pone la domanda, ebbene, diciamo la verità, non tutti ce la fanno.
Non esiste il passato, ma solo il presente del passato (che poi si chiama «memoria»). Non esiste il futuro, ma solo il presente del futuro (che poi si chiama «speranza»). L’unico ad avere qualche probabilità di esistere potrebbe essere il presente o, per meglio dire, il presente del presente (che poi, in ultima analisi, sarebbe “l’intuizione”).

Il tempo e la felicità - Luciano De Crescenzo

Ph IlariaTrapani 

venerdì 26 ottobre 2018

tutto il corpo nel corpo

E quando congiunte le membra usano infine del fiore
d'età, quando già sente il corpo arrivare il godimento,
ed è giunta Venere al punto d'irrorare un femmineo campo,
bramosamente schiacciano il corpo, mischiano le salive
della bocca, respirano premendo coi denti le bocche
inutilmente, perché nulla da lì potranno raschiare,
né penetrare e sparire, tutto il corpo nel corpo;
perché questo a volte sembrano volere, e lottare.
Così bramosamente stanno avvinti nell'unione d'amore,
fino a quando si rilasciano le membra, fiaccate dalla forza del piacere.
Ed in fine, quando si libera il desiderio raccolto nei nervi,
c'è per poco una piccola sosta dell'ardore violento.

Lucrezio - De rerum natura


Ph Eikoh Hosoe 
Man and Woman, 1960

giovedì 25 ottobre 2018

Per curarci

“Oggi quei giorni sembrano ingenui e lontani. In metropolitana non si leggono più i manga, come una volta, i giapponesi sono assorbiti da altre letture, e smartphone e tablet hanno sostituito la carta.
Eppure… eppure resterà immutata la necessità di storie, di visoni.
Cosa cerchiamo in un racconto? Una coperta di Linus che ci riscaldi durante il nostro viaggio. […]
Abbiamo bisogno di storie, per affrontare la vita, il dolore. Per curarci.”

Igort - Quaderni giapponesi, Vol. 2: Il vagabondo del manga


Ph Antoni Arissa 

mercoledì 24 ottobre 2018

Quasi ovunque

“L'importante, ho sempre pensato, è rimanere se stessi, tenere fede alle proprie idee, rispettare la propria storia. A quel punto si può entrare serenamente ovunque. Quasi ovunque.”

Mario Calabresi - Spingendo la notte più in là

Ph Nick Moore

martedì 23 ottobre 2018

Piccole cose

“Ci sono cose. Piccole cose che non dimenticherò, che sono niente e invece restano più forti di tutto.” 

Margaret Mazzantini - Venuto al mondo

Foto Web 

lunedì 22 ottobre 2018

Capirci ...

“Le parole bisogna cercarle e stanarle, perché anche quelle non dette ma solo pensate, anzi soprattutto quelle, ci aiutano a capire e a capirci.”

Margherita Oggero - Non fa niente


Ph William Claxton 
(Chet Baker e Halema)

domenica 21 ottobre 2018

Forti ...

"Quando si diventa forti?” Chiesi.
Ed ella con un delicato sorriso rispose:
“Quando imparerai a non fare del male a nessuno."

Alejandro Jodorowsky



Ph Peter Lindbergh 
(Mariacarla Boscono)

sabato 20 ottobre 2018

Tienimi

Quando ci salutammo mi corse dietro, si aggrappò a me.
«Non mi prendere mai sul serio quando ti dico di lasciarmi. Tienimi, ti prego, tienimi. Vieni quando ti pare, una volta al mese, una volta all'anno, ma tienimi...».
«Certo che ti tengo. Io ti amo, Gramigna». 

Margaret Mazzantini - Non ti muovere

Ph Edward Weston 
(Tina Modotti e Pepe Quintanilla)

venerdì 19 ottobre 2018

Occasioni mancate

“È inutile indagare le occasioni mancate. Non sai mai se ti sei salvato dalla morte, o ti sei perso la vera vita.”

Margaret Mazzantini - Nessuno si salva da solo


Ph Elliott Erwitt 

giovedì 18 ottobre 2018

Anch'io

"Avevano anche fatto l'amore da lontano, più di una volta.
Senza dirselo, si erano ritrovati a sudare, a piegarsi in mezzo a un parco, su un autobus. Il pensiero era così forte, erano braccia che aprivano le costole. Come se l'altro stesse cercando il tuo cuore dal lato opposto della città, attraverso muri di macchine e di cemento.
- Oggi ho pensato di fare l'amore con te.
- Anch'io"

Margaret Mazzantini - Nessuno si salva da solo



Ph Vivian Maier 

mercoledì 17 ottobre 2018

Quelle frasi

“Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase: una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. [...] Quelle frasi sono il nostro latino, il vocabolario dei nostri giorni andati, sono come i geroglifici egiziani o degli assiro-babilonesi, la testimonianza d'un nucleo vitale che ha cessato di esistere, ma che sopravvive nei suoi testi, salvati dalla furia delle acque, dalla corrosione del tempo. Quelle frasi sono il fondamento della nostra unità familiare, che sussisterà finché saremo al mondo, ricreandosi e risuscitando nei punti più diversi della terra.”

Natalia Ginzburg - Lessico famigliare

Ph my father 

 

martedì 16 ottobre 2018

La solitudine

“La solitudine, Signor José, dichiarò solennemente il conservatore, non è mai stata una buona compagnia, le grandi tristezze, le grandi tentazioni e i grandi errori sono quasi sempre il risultato dell'essere soli, nella vita, senza un amico prudente a cui chiedere consiglio quando qualcosa ci turba più di quanto avviene normalmente tutti i giorni.”

José Saramago - Tutti nomi


Ph André Kertész

lunedì 15 ottobre 2018

Il CV ....

“Il CV (curriculum vitae).
Il CVD, Come Volevasi Dimostrare (sei un foglio inutile).
Lo tengo tra le dita come una reliquia, un memento, un "lei non sa chi sono io" e a dire il vero nemmeno io me lo ricordo, dunque questo foglio serve a rinvigorire la mia esile autostima. A scorrerlo con un filo d'onestà, è soltanto una radiografia imperfetta che tralascia ciò che conta davvero: gli incontri che mi hanno segnata, gli amori veri e quelli che credevo lo fossero, le persone che mi mancano, quelle che hanno smesso di mancarmi, gli amici, gli insensibili che ho incrociato senza rendermi conto di quanto fossero senza cuore, le persone che amo e non ho fatto in tempo ad abbracciare. [...] Sui curricula non c’è spazio per le passioni, i sogni, i fallimenti.
Per la forza dei desideri.”

Paola Calvetti - Olivia: Ovvero la lista dei sogni possibili

Ph Helena Almeida 

domenica 14 ottobre 2018

L'amore

“L'amore non è mai migliore di chi ama. I malvagi amano con malvagità, i violenti con violenza, i deboli con debolezza e gli stupidi in modo stupido, ma l'amore di un uomo libero non è mai sicuro. Non c'è dono per la persona amata. Solo chi ama possiede il suo dono d'amore. Chi è amato viene reciso, neutralizzato, congelato nello sguardo dell'occhio interiore di chi ama.”
Toni Morrison - L'occhio più azzurro

Ph Peter Lindbergh 
 

sabato 13 ottobre 2018

La memoria

“Ricordati è stata lei a cercarmi, La memoria ti inganna, sei tu che l'hai cercata, Ne sei sicura, Non ero cieca, Eppure sarei pronto a giurare che, Giureresti il falso, E' strano come la memoria possa ingannarci così, In questo caso è comprensibile, sentiamo più nostro quanto ci è offerto spontaneamente che non quello che abbiamo dovuto conquistare, Né lei mi hai più cercato dopo, né io l'ho più cercata, Volendo ci si incontra nella memoria, a questo serve,”

José Saramago, Cecità



Ph Lucien Clergue

venerdì 12 ottobre 2018

Suonatina di pianoforte

Vieni qui, facciamo una poesia 
che non sappia di nulla 
e dica tutto lo stesso, 
e sia come un rigagnolo di suoni 
stentati 
che si perde tra le sabbie 
e vi muore con un gorgoglio sommesso; 
facciamo una suonatina di pianoforte 
alla Maurizio Ravel, 
una musichetta incoerente 
ma senza complicazioni, 
che tanto credi proprio 
a grattare nel fondo non c’è senso; 
facciamo qualcosa di “genere leggero”. 

Vieni qui, non c’è nemmeno bisogno 
di disturbar la natura 
co’i suoi seriosi paesaggi 
e le pirotecniche astrali; 
ne’ tireremo in ballo 
i grandi problemi eterni, 
l'immortalità dello Spirito 
od altrettanti garbugli; 
diremo poche frasi comunali 
senza grandi pretese, 
da gente ormai classificata, 
gente priva di “profondita’; 
e se le parole ci mancheranno 
noi strapperemo il filo del discorso
per svagarci 

in un minuetto approssimativo 
che si disciolga in arabeschi d’oro, 
si rompa in una gran pioggia di lucciole 
e dispaia lasciandoci negli occhi 
un pullulare di stelle, un ossessione di luci. 

Poi quando la suonatina languirà davvero 
la finiremo come vuole la moda 
senza perorazioni urlanti ed enfasi; 
la finiremo, se ci parrà il caso, 
nel momento in cui pare ricominciare 
e il pubblico rimane con un palmo di naso. 
La spegneremo come un lume, di colpo. Con un soffio.

Eugenio Montale - Suonatina di pianoforte 


Marc Chagall

giovedì 11 ottobre 2018

L'immagine

"Lindo ti ha parlato della composizione dell'immagine?" 
Scossi la testa. Lindo non aveva accennato alla composizione, e io non ci avevo pensato. A me le foto sembravano più o meno tutte uguali.
"Una fotografia non è una parte dell'esperienza come un trofeo tradizionale, è una composizione esterna all'esperienza. Il fotografo sceglie l'angolazione. Sceglie cosa deve entrare nella foto e cosa deve restare fuori. Se la foto è un mondo, il fotografo è il dio di quel mondo. Questo tipo si eccitava all'idea di essere Dio. Aveva bisogno di scattare le foto perché aveva bisogno di sentirsi Dio."

Robert Crais - Attraverso il fuoco

Ph Elliott Erwitt 

 

mercoledì 10 ottobre 2018

Amici

«Io ho pochissimi amici, forse nessuno di veramente intimo. Ho delle conoscenze, dei ragazzi e delle ragazze come me, la mia amica che ti parlò ieri al telefono, per esempio, con i quali scherzo, ballo, studio, faccio i pettegolezzi, ci scambiamo le idee, facciamo gli scemi e le persone serie a seconda delle circostanze, ma dentro, dentro è diverso. Ci sono dei tasti che toccati una volta per conoscersi quali siamo, non si toccano più, non si va a fondo. Si resta amici, ma si sa che certi argomenti non si debbono più toccare. Ci si sopporta e stima a vicenda. Papà diceva: ci si aiuta a vivere. Guai se così non fosse. Ma l'amicizia, diceva papà, l'amicizia vera è un sentimento forte. È un volersi bene spietato, un guardarsi continuamente negli occhi...»” 

Vasco Pratolini - Un eroe del nostro tempo

Romy Schneider e Alain Delon 

martedì 9 ottobre 2018

D'improvviso

“L'amore ci aveva sorpreso inatteso e violento come un assassino che sbuchi fuori d'improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi. Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica. Del resto, lei sosteneva in seguito che non avvenne così, che noi ci amavamo sicuramente da sempre, senza saperlo, senza esserci mai visti”

Mikhail Bulgakov - Il maestro e la margherita 

Ph André Brito

lunedì 8 ottobre 2018

... e cioè: - Sì

“Prima di allora non aveva mai capito che la vita ci parla, e che la sua voce dà risposta alle domande che le poniamo di continuo; non aveva mai captato consciamente quella voce, né riconosciuto i suoi toni fino a quel momento in cui la voce gli aveva detto una cosa che non gli aveva mai detto prima, e cioè: - Sì”

Douglas Adams - Addio, e grazie per tutto il pesce

Ph Nick Knight

domenica 7 ottobre 2018

Scegliere ...

A volte ci smarriamo in un labirinto intricato per il solo gusto di perderci la testa. Abbandoniamo l'ordine mentale e la leggerezza affascinati dall'ignoto. Si tratta di scegliere, tra il desiderio di vivere e quello di scavare.
Puntiamo lontano, nella disperata ricerca di una perfezione impossibile e scivoliamo a terra incapaci di accettare la purezza della felicità. Quello che ci è più familiare e vicino ci appare banale e scontato. Lo ignoriamo disprezzandone la bellezza, lo rendiamo sterile e mediocre, ne sottovalutiamo l'autenticità. Aspettiamo di perderlo per riconoscerne il valore.

Widad Tamini - Il caffè delle donne

Ph Rodney Smith 

sabato 6 ottobre 2018

Il bello ...

“Il bello di questa vita sono proprio le persone che incroci lungo il cammino e che aggiungono qualcosa che, prima, nemmeno sapevi ti mancasse.” 

Simona Atzori - Cosa ti manca per essere felice?

Ph Sanford Roth
Luchino Visconti - Romy Schneider

venerdì 5 ottobre 2018

Tornare

Dice un poeta arabo che la felicità non è una meta da raggiungere ma una casa a cui tornare. Tornare... non andare!

La tenerezza - (Gianni Amelio 2017)

Ph Elliott Erwitt 

giovedì 4 ottobre 2018

Ingannare se stessi

Ingannare se stessi può essere un ingrediente fondamentale nella vita di un individuo: aiuta a sconfiggere le avversità più temibili, ci permette di raggiungere obiettivi inaspettati, e alla fine, alla lunga, ci trasforma nell'immagine fittizia in cui ci siamo rifugiati, per la sola forza del pensiero.

Widad Tamimi - Il caffè delle donne


Ph Vadim Stein 

mercoledì 3 ottobre 2018

Promettimi

"Promettimi che sarai felice. Che ti farai sorprendere dall'allegria. Non dire che parlo di cose che non conosco.
Nel mio buio ogni libro mi fece sperare, dalla mia finestra immaginai felice ogni quotidiana, umile conversazione. Anch'io ho conosciuto gioia e allegria, meno di quanto volevo e di quanto avevo bisogno. Ma questa è malattia di tutti. Promettimi che mi dimenticherai qualche volta.
Promettimi di non dimenticarmi".

Achille piè Veloce - Stefano Benni


Ph Peter Lindbergh 

martedì 2 ottobre 2018

Sensazione ...

La più terribile delle sensazioni è la sensazione di aver perso la speranza. 

Federico García Lorca

Ph Giovanni Gastel 

lunedì 1 ottobre 2018

Perché continui a scrivermi

Cara Emmi,
a) Da sobrio sono noioso.
b) Anche da ubriaco sono privo di umorismo.
c) Sono due anni che mi alleno a dare risposte evasive.
d) Quando provo dei sentimenti tradisco (in concreto: te con Pamela, Pamela con te, Entrambe con me stesso).
e) Una su cinque delle mie mail è un promemoria subliminale del fatto che siamo entrambi “assegnati” e perciò non abbiano nessun futuro insieme.
f) Sono due anni che ti dico addio.
g) Il mio fascino estetico è agli sgoccioli. Tu non hai affatto bisogno di vedermi un’altra volta.
h) Il mio motto nella vita è vergognoso: “Possibilmente molte donne (interessanti) dovrebbero avermi nel oro cuore”(mi permetti di svelarti un segreto, Emmi? Accetto anche quelle non interessanti. Possibilmente molte, questo è l’importante)
i) Sono un uomo.
j) Ma non profumano nemmeno di Evercromby & quell’altro … Fitsch.
k) e per concludere, la mia penultima domanda: PERCHÉ CONTINUI A SCRIVERMI
Il mattino dopo

Re: Perché devo rispondere alla tua penultima domanda. Perché è così che funziona il gioco. Perché non abbandono a un passo dalla fine. Perché non abbandono mai. Perché non posso perdere. Perché non voglio perdere. Perché non voglio perderti.”

Daniel Glattauer - La settima onda

Ph Tina Modotti