mercoledì 28 febbraio 2018

... in ascolto

“Con le donne che non ci amano, come con i "dispersi", sapere di non avere più nulla da sperare non ci impedisce di continuare ad attendere. Si vive in agguato, in ascolto...”

Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto


Ph Kai Ziehl

martedì 27 febbraio 2018

Non è facile ....

Così ci separammo senza esserci capiti. Ma non è facile capirsi a questo mondo.

Johann Wolfgang von Göethe - I dolori del giovane Werther


Ph Vadim Stein 

lunedì 26 febbraio 2018

Tu non lo sai ...

Tu non lo sai ma c’è qualcuno che appena apre gli occhi la mattina ti ha già nei suoi pensieri, e rimani lì fino a sera fin quando i suoi occhi non si chiudono.

Johann Wolfgang von Göethe



Ph Alfredo Cristinziano

domenica 25 febbraio 2018

Le scelte che non hai fatto ...

Nella vita, le scelte che non abbiamo fatto continuano ad esistere accanto a noi. Pulsano debolmente, come potenzialità inespresse. E non occorre arrivare a provare rimpianto per volere un po' di bene a quelle vite scartate per un soffio. Sono lì, a portata di mano, e può capitare persino di andare a cercarle.”
Maria Perosino - Le scelte che non hai fatto


Ph Robert Frank

sabato 24 febbraio 2018

Ho sognato di te

«Ieri ho sognato di te. Non ricordo quasi più i singoli fatti, so soltanto che di continuo ci trasformavamo l’uno nell’altro, io ero tu, tu eri io».

Franz Kafka, da “Lettera a Milena”


Ph Vadim Stein

venerdì 23 febbraio 2018

una favola ...

“Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.”

Pablo Neruda


Ph Robert Capa
Pablo Picasso e Françoise Gilot

giovedì 22 febbraio 2018

Le cose vanno come devono andare

“Ma tanto è inutile fare il gioco del se. Se, se, se ... Le cose vanno come devono andare. E a volte va a finire che proprio con le persone più miti e inoffensive, proprio con coloro che potrebbero aiutarci a vivere meglio, noi ci permettiamo di essere scortesi, bruschi, inospitali: mettiamo un muro, ci voltiamo dall'altra parte, opponiamo insomma un netto e insindacabile rifiuto, impedendoci così, probabilmente di trovare quella felicità che sarebbe a portata di mano e che invece noi andiamo, come mendicanti ciechi, vanamente cercando altrove, nei posti sbagliati; onde poi fortemente lamentarci di come ingiusta sia la nostra sorte, e ingenerosa e ostile.”
Paola Mastrocola - Facebook in the Rain

Ph Aram Bedrossian

mercoledì 21 febbraio 2018

Eppure, se chiudo gli occhi ...

Quanti anni sono passati da quel remoto pomeriggio di giugno? Più di trenta. Eppure, se chiudo gli occhi, Micòl Finzi-Contini sta ancora là, affacciata al muro di cinta del suo giardino, che mi guarda e mi parla.

Giorgio Bassani - Il giardino dei Finzi-Contini

Dominique Sanda
Il giardino dei Finzi-Contini (1970)
Regia di Vittorio De Sica

martedì 20 febbraio 2018

Domenica saremo insieme..

Domenica saremo insieme, cinque, sei ore, troppo poco per parlare, abbastanza per tacere, per tenerci per mano, per guardarci negli occhi. 

Franz Kafka - Lettere a Milena

Ph Paul Almasy

lunedì 19 febbraio 2018

Preferiva custodirla com'era nei suoi ricordi

Finalmente poteva ammettere con se stesso di non avere mai amato nessuna così, e di non aver mai incontrato nessuno, uomo o donna che fosse, che la uguagliasse in serietà. Forse, se fosse rimasto con lei, sarebbe riuscito a concentrarsi di più sulle sue ambizioni, forse avrebbe anche scritto quei libri di storia. Pur non essendo affatto il suo genere, Edward sapeva che l'Ennismore Quartet era famoso, tuttora un punto di riferimento nel mondo della musica classica. A concerto non andava mai; non comprava, e nemmeno curiosava tra le raccolte di brani di Beethoven e di Schubert. Non aveva voglia di riconoscerla in una fotografia, e di constatare gli effetti del tempo, o di scoprire dettagli sulla sua vita privata. Preferiva custodirla com'era nei suoi ricordi, con il fiore di tarassaco nell'asola della camicetta e il nastro di velluto nei capelli.
Ian McEwan - Chesil beach


Ph Alexander Vinogradov
 

domenica 18 febbraio 2018

E poi una mattina ti svegli

“Tu credi che quando ti svegli la mattina quello che è successo ieri non conta. Invece è l'unica cosa che conta. La tua vita è fatta dei giorni che hai vissuto. Non c'è altro. Magari pensi di poter scappare via e cambiare nome o non so cosa, di ricominciare daccapo. E poi una mattina ti svegli, guardi il soffitto, e indovina chi è la persona sdraiata nel letto?”

Cormac McCarthy - Non è un paese per vecchi



Ph Elliott Erwitt

sabato 17 febbraio 2018

La somiglianza ...

“La somiglianza è come una dolce sensazione, basterebbe somigliarsi per credere che esistano la comprensione, i pensieri che si trasmettono senza parole, la fiducia reciproca. Si somigliavano soprattutto nei loro occhi limpidi, quegli occhi che purificarono lo sporco del mondo che li adombrava, come il filtro che purifica l'aria torbida e la rende potabile. Sembrava che l'acqua limpida fluisse dai loro occhi verso l'esterno. Il giorno in cui scorrerà sul mondo toglierà ogni contaminazione.”

Yukio Mishima - Ali

Ph David Terrazas 
 

Tra il mio sguardo e il tuo

Tra il mio sguardo e il tuo
lo stupore del mio
caduto sulle ginocchia per vedere
come stanno le nuvole
e come le nuvole cambiano quando stiamo davvero.



Pierluigi Cappello da “Dedica a chi sa”, in “Mandate a dire all’imperatore”


Ph Ilaria Trapani 

giovedì 15 febbraio 2018

... cerco di parlare il meno possibile

“Mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un’intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è perché scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto è necessario per arrivare non dico a essere soddisfatto delle mie parole, ma almeno a eliminare le ragioni d’insoddisfazione di cui posso rendermi conto.”

Italo Calvino - Lezioni americane



Ph Bruce Davidson
Samuel Beckett

mercoledì 14 febbraio 2018

Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.

“[...] Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti,
ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima. 

Se sapessi che oggi è l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo, per dartene altri. Se sapessi che oggi è l'ultima volta che sento la Tua voce registrerei ogni tua parola per poterla ascoltare per una e più volte ancora. Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi "Ti amo" e non darei scioccamente per scontato che già lo sai. Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.” 

Gabriel José García Márquez - Se avessi un pezzo di vita

Yves Trémorin 
Les Amants magnifiques

martedì 13 febbraio 2018

.. qualcosa che ci salvi dal rischio di assopirci

Forse abbiamo bisogno di qualcuno o di qualcosa che non faccia addormentare i nostri dubbi, qualcosa che ci salvi dal rischio di assopirci... di guardare il mondo da una sola angolazione...
Come se ci limitassimo a guardarlo da una finestra.
Allora forse potremo capire che il precario equilibrio del mondo racchiude in sé la possibilità di milioni di mondi differenti...
Come ognuno di noi racchiude dentro di sé altrettanti differenti individui...
E quando avremo capito che nessuno di loro è un intruso, allora riusciremo a guardare il mondo con gli occhi di qualcun altro.
E non ne avremo più paura.

Michele Medda - Dylan Dog n. 233 - L'ospite sgradito


Dylan Dog
il lungo addio
moonlight

 


lunedì 12 febbraio 2018

Ci sono occhi che guardano l'anima

Ci sono occhi che guardano l'anima.
Pozzi profondi come canali oscuri, che portano in superficie una sofferenza troppo grande per essere raccontata.
Abbandono! Abbandono, certo, ma non solo. La privazione di una vita normale - ma cos'é una vita normale quando tutto intorno impera la follia?
Ci sono occhi che guardano al cielo ma non vedono le stelle, perché qualcuno le ha rubate prima del sorgere del sole. Un sole che non ha calore, per certi occhi; non ha il permesso di scaldare i sentimenti.
Un sole che non riesce a entrare in corridoi troppo larghi e troppo freddi, come l'ego di chi governa certi luoghi ameni.
Ci sono occhi che hanno visto la cattiveria travestita da bontà, la ferocia dietro un falso sorriso, la violenza dietro una mano aperta a mo' di carezza.

Arturo Bernava - Scarpette bianche


Ph Lee Jeffries 

domenica 11 febbraio 2018

Sai cos’è un amico?

Sai cos’è un amico?
Uno che non ti vede come un rosario su cui sgranare le proprie assoluzioni, ma come qualcosa di complicato e doloroso che cammina insieme a te, qualcosa che non capisci mai fino in fondo e che ti invade.
Mentre tu parli io mi alzo da quella sedia e vado a vedere il mondo.
Mentre io parlo tu ti siedi e scopri che sei muto e senza fiato, con la testa inchiodata e le mani incapaci di parare i colpi.
Poi la vita ci darà strade diverse.
Tu prenderai tutta la gioia che puoi, io mi accontenterò di sognare a una finestra, tu soffrirai per piccoli grandi dolori, io ti invidierò per questo.
Il luogo dove si incontrano la nostra amicizia e la nostra invidia è un luogo raro, e basterebbe che tu lo ricordassi perché io sia, una volta per tutte, rispettato.

Stefano Benni - Achille pié veloce



Ph David Peat

sabato 10 febbraio 2018

.... quella felicità solo in qualche fotografia

…C’è un momento nella storia di ogni famiglia in cui si appare felici a se stessi. Magari non lo si è affatto. Ma lo si porta scritto in faccia: io, famiglia da poco composta, sono nella mia pienezza e necessità, sono il cibo per l’occhio altrui, sono la carne terrena che imita la carne divina, sono la Famiglia nella sua beatitudine terrena. La si lascia stampata nelle fotografie questa felicità, sprizza dagli occhi, dai vestiti, dall’unità interna, da quel chiedersi, cercarsi, spingersi, annusarsi che abbiamo in comune con gli animali. Dopo, non si sa come, tutto si rompe, prende a sfaldarsi. La rosa ha dato il meglio di se, ora perde i petali a uno a uno e assomiglia più a un dente cariato che ad un fiore. L’odore è l’ultima cosa che se ne va; quel leggero sentore di carni addormentate, di fiati teneri e giovanissimi quel profumo di necessità che costituisce la perfezione della famiglia nel suo nascere. E’ orribile trovarsi adulti, ormai usciti da quel paradiso dei sensi e degli odori, e capire di aver conservato quella felicità solo in qualche fotografia…..….

Dacia Maraini - Bagheria



Ph Robert Doisneau

venerdì 9 febbraio 2018

El olvido ....

“Ci sono parole che vogliono dire una cosa sola e non traducibili con nessun’altra”
“Per esempio?”
El olvido, come dovrei tradurlo in inglese? La dimenticanza?”
“Il buio?” il tassista rimette gli occhi nello specchietto.
“L’oblio?”
“Uhm … non mi viene altro”
“Ecco, e crede che qualcuna di queste parole centri il significato del termine olvido per come lo intendete voi? O che almeno ne esprima lo stesso dolore?”
“Dolore?”
Olvido è l mia parola preferita nella vostra lingua, la trovo perfetta, intraducibile in qualsiasi altro modo. E’ piena di dolore, una preghiera in tre sillabe. Non so se capisce di cosa sto parlando”.
“Credo di sì”
"E lei ha amato mai qualcuno talmente tanto da voler capire il vero significato delle cose che diceva?”

Marco Marsullo - Il tassista di Maradona

Ph Saul Leiter 

giovedì 8 febbraio 2018

... E la nostra vita conta

... E la nostra vita conta sì per il fatto che io sono prete, lei giudice, il commissario commissario e il professore pittore: ma l'infanzia, l'adolescenza, i luoghi in cui siamo vissuti, le persone tra cui abbiamo passato l'infanzia, l'adolescenza, la giovinezza? E i libri che abbiamo letto, e gli amori, e gli inganni? E possiamo fare anche a meno dell'adolescenza e della giovinezza: ma un uomo è quale i primi dieci anni della vita lo hanno fatto; e nulla sappiamo di lui se nulla sappiamo di questi suoi dieci anni..."


Leonardo Sciascia - Todo modo

Ph Elliott Erwitt

mercoledì 7 febbraio 2018

Ascolta, dunque

Ma, tra le parole, ascolta,
i grevi silenzi dicono forse
ciò che sempre hai sperato di sentire.
Ascolta, dunque.

Willem van Toorn - tratto da Due uomini in un paesaggio


Ph Robert Doisneau

martedì 6 febbraio 2018

.... ridi delle stesse cose e non sei più solo

Mi aveva fatto così ridere. Ecco: se pensando a lui dovessi dire a cosa serve l’umorismo, direi che serve a bruciare la distanza tra due esseri umani in un corto circuito di sintonia che ha un immediato effetto di intimità; ridi delle stesse cose e non sei più solo. All’improvviso è come trovarsi in un luogo molto speciale, un pianeta per due. E se continui a ridere insieme – come è accaduto a noi quando il nostro rapporto è diventato più intenso, anche se guardingo, da entrambe le parti -, puoi avere la sensazione che abitare quel pianeta anche solo per una frazione di tempo è qualcosa che assomiglia molto alla felicità... a maggior ragione perché è un’esperienza così fugace.

Livia Manera Sambuy - Non scrivere di me 


Ph Robert Doisneau

lunedì 5 febbraio 2018

Questo amore

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante d paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato.
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
È tuo
È mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora...


Jacques Prévert - Poesie



Ph Bruce Weber

domenica 4 febbraio 2018

.... qualche grano di sabbia, una conchiglia,

“Tutto ho raccolto di te, briciole, frammenti, polvere, tracce, supposizioni, accenti restati in voci altrui, qualche grano di sabbia, una conchiglia, il tuo passato immaginato da me, il nostro supposto futuro, ciò che avrei voluto da te, ciò che mi avevi promesso, i miei sogni infantili…”

Antonio Tabucchi - Tristano muore


Ph me 

sabato 3 febbraio 2018

Gli scrittori ricordano tutto ..

Gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l’unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice.
L’arte consiste nella perseveranza del ricordo.
Chi l’aveva detto? Thomas Szasz? William Faulkner? Cyndi Lauper?

Stephen King - Misery

Ph Bruce Davidson 
Arthur Miller 

venerdì 2 febbraio 2018

Ma è troppo tardi

«Forse se fossero rimasti insieme ancora per qualche tempo, avrebbero cominciato a capire a poco a poco le parole che dicevano. I loro vocabolari si sarebbero pudicamente e lentamente avvicinati l'uno all'altro come amanti molto timidi, e la musica dell'uno avrebbe cominciato a intrecciarsi con la musica dell'altro. Ma è troppo tardi».

Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere



Daniel Day-Lewis e Juliette Binoche 

giovedì 1 febbraio 2018

..vivere, non esistere

“Preferirei essere cenere che polvere!
Preferirei che la mia fiamma bruciasse in una vampa brillante piuttosto che venire ricoperto dalla muffa.
Preferirei essere un magnifico meteorite, con atomi che bruciano e si infiammano, piuttosto che un pianeta immobile e assopito.
La natura dell'uomo è vivere, non esistere.
Non ho intenzione di sprecare i miei giorni nel tentativo di prolungarli, voglio viverli.”
Attribuito a Jack London

Ph Lee Jeffries