domenica 31 gennaio 2016

Nuove speranze

E il mare concederà ad ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni.
(Cristoforo Colombo)

Ph Franco Fontana

sabato 30 gennaio 2016

Angels ...

Per me i veri angeli sono le persone che in certi momenti compaiono all'improvviso a dare luce alla vita.
(Banana Yoshimoto)

Nastassja Kinski 
foto di scena dal film di Wim Wenders, Così lontano così vicino


venerdì 29 gennaio 2016

Controvento ....

E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa. 
Stefano Benni - Pane e tempesta

Adrian Sommeling

giovedì 28 gennaio 2016

La relatività della conoscenza ...

E ci deve sembrare per forza che gli altri hanno sbagliato; che una data forma, un dato atto non è questo e non è così. Ma inevitabilmente, poco dopo, se ci spostiamo d'un punto, ci accorgiamo che abbiamo sbagliato anche noi, e che non è questo e non è così; [...] perché una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. [...]
Luigi Pirandello - Uno, nessuno e centomila



“Relatività” - Maurits Cornelis Escher

mercoledì 27 gennaio 2016

Vorrei qualcosa che ....

Vorrei qualcosa che non avesse bisogno di espressione e di forma, qualcosa di puro come un profumo, di forte come la pietra, di inafferrabile come un canto, qualcosa che fosse un tempo tutto questo e niente di tutte queste cose...
(Gustave Flaubert)

Ph Peter Keetman 

martedì 26 gennaio 2016

sogni ... realtà

«C’erano i sogni. C’era la realtà. C’era lei che li faceva incontrare».
Charles Bukowski

Ph Pavel Mirchuk

lunedì 25 gennaio 2016

A chi esita ...

[...]
Che cosa è errato ora, falso
di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti,
respinti via dalla corrente?
Resteremo indietro,
senza comprendere più nessuno
e da nessuno compresi?
O dovremmo contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi.
Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.

Bertolt Brecht


 Egon Schiele

(nota a margine. Ho preso solo uno stralcio della bellissima poesia di Brecht, il cui testo è sull'esistenza umana, sull'insicurezza dettata dall'incapacità di reagire a ciò che più potente del proprio essere. Io ho tratto solo l'ultima parte, in cui l'uomo si pone "mille" domande che possono essere attribuite ad ogni aspetto, ad ogni momento, ad ogni frammento della propria esistenza... Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua, insomma siamo soli, soli a decidere, e dobbiamo contare solo sulle nostre forze. Ho scelto come immagine "gli amanti" di Egon Schiele, perché, anche se insieme, mi danno il senso di due solitudini che in silenzio si "fanno domande"). 

domenica 24 gennaio 2016

.... tutto insieme era il mondo

E tutto insieme, tutte le voci, 
tutte le mete, tutti i desideri, 
tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, 
tutto insieme era il mondo. 
Tutto insieme era il fiume del divenire, 
era la musica della vita. 
( Hermann Hesse - Siddharta)


Ph Sebastião Salgado

venerdì 22 gennaio 2016

Le anime ....

‎"Le anime si incontrano per caso, per curiosità, per determinazione. In tutti i casi l'incontro ha sempre del miracolo. Nella coincidenza, la componente magica è più evidente... ma decidere, partire, muoversi a tempo fino a trovarsi nel luogo dove la cosa sta accadendo è miracoloso. Come la costruzione di tutte le cose immaginate...."
[Vinicio Capossela]
Ph Benoit Courti 

giovedì 21 gennaio 2016

Un inestricabile groviglio ....

C'era talmente tanta roba nella mia testa, che il mondo fuori lo sentivo appena. Passava come un'ombra, la vita era tutta nei miei pensieri.
Questa storia - Alessandro Baricco

Ph Pavel Mirchuk

mercoledì 20 gennaio 2016

È proibito .....

È proibito piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgano meno della tua,
non credere che ciascuno tenga il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che ciò che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo può togliere.
È proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.
(Queda Prohibido di Alfredo Cuervo Barrero)

Édouard Boubat

lunedì 18 gennaio 2016

venerdì 15 gennaio 2016

Per i grandi cuori ....

«Per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza».
Frida Kahlo a Diego Rivera

Ph Michael Bath 

giovedì 14 gennaio 2016

La gente perfetta ...

“Credo che non ti amerei tanto se in te non ci fosse nulla da lamentare, nulla da rimpiangere. Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita.”
Boris Pasternak - Doctor Zivago

Tom Waits
Ph Mark Seliger 

mercoledì 13 gennaio 2016

In certe notti ...

In certe notti le cose normali ti sembrano straordinarie e quelle eccezionali vanno a comporre l'insieme con la naturalezza degli oggetti ordinari e silenziosi ...

Gianrico Carofiglio, La regola dell'equilibrio


Ph Michael Kenna 

Ero già cosa sua

«La vidi che mi guardava, con quegli occhi un poco obliqui, occhi fermi, trasparenti, grandi dentro. Io non lo seppi allora, non lo sapevo l’indomani, ma ero già cosa sua».

Cesare Pavese - Dialoghi con Leucò



Egon Schiele 

martedì 12 gennaio 2016

Le isole fortunate ...

[...]
Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando
tace la voce e solo c'è il mare.
Fernando Pessoa - Le isole fortunate


Ph Giampiero Masoero

lunedì 11 gennaio 2016

L'arte ci cura....

L'arte, quella vera, quella che viene dall'anima, è così importante nella nostra vita. L'arte ci consola, ci solleva, l'arte ci orienta. L'arte ci cura. Noi non siamo solo quello che mangiamo e l'aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentato da bambini, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo ascoltato e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.
Tiziano Terzani - "La fine è il mio inizio"

Ph Giampiero Masoero 

David Bowie




“oggi è il compleanno del mio Daddy Bowie, fa 39 anni …. Questa notte la penna sta scorrendo con una tranquillità non comune […] forse perché è il compleanno di Bowie …. “ . Quasi in ogni lettera che mi spediva compariva il nome di David Bowie, compresa la traduzione della canzone Letter to Hermione. In fondo se ci spedivamo quelle lettere era anche grazie a David Bowie e al concerto unplugged dedicato al Duca , chitarra e voce, in una discoteca del posto.
David Bowie era il suo mentore, il suo rifugio, la sua risorsa interiore in un periodo complesso della sua vita. Periodo di “changes”, quando si entra nell’età adulta e si cerca una identità. Col tempo poi si cambia, si muore, si rinasce, ci si trasforma. Proprio come faceva Bowie, che si è trasformato continuamente nella sua vita, si è travestito con colori improbabili, truccato. Per un periodo si pensava fosse gay, in altri aveva uno stuolo di donne al suo seguito. Era un genio, che sembrava (anzi era) sempre alla ricerca di una identità che inizialmente mascherava sempre. Bowie ha trovato con il tempo, con la maturità, la sua identità, il duca bianco in tutta la sua espressione, un’eleganza esteriore e interiore indiscutibili, come anche nei testi delle sue canzoni, che all’inizio della sua carriera era meglio non tradurre per l’apparente banalità ….
Credo di essere stata la prima persona a dargli la triste notizia, uno scambio di veloci e “freddi” messaggi che il nostro tempo purtroppo impone, ma sono assolutamente certa che questa notizia lo abbia riportato indietro nel tempo quando Bowie era parte importante e preponderante della sua vita, quando viveva le sue inquietudini attraverso le sue canzoni.
Come ho già scritto una serie di persone che mi hanno accompagnato nella mia vita amavano in modo viscerale David Bowie, chi mi ha lasciato tutta la discografia in vinile, o chi mi regalato, come se fosse il dono più prezioso in assoluto “ziggy stardust” , tra queste persone anche mia figlia che ha cominciato a seguirlo molto presto, soprattutto quel David Bowie all’inizio della sua carriera …
Il video di “Lazarus” secondo singolo del suo ultimo LP è una specie di testamento. Questi sono i primi versi:
Look up here, I'm in heaven
I've got scars that can't be seen
I've got drama, can't be stolen
Everybody knows me now

E il video stesso non lascia dubbi all’intento del Duca Bianco …..



See more in ... http://perilmondomondicchiando.blogspot.it/p/la-musica-nel-cassetto-musica.html

venerdì 8 gennaio 2016

Tutto è simbolo e analogia ...

Ah, tutto è simbolo e analogia!
Il vento che passa, la notte che rinfresca
sono tutt'altro che la notte e il vento:
ombre di vita e di pensiero.

Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro.
L'ampia marea, la marea ansiosa,
è l'eco di un'altra marea che sta
laddove è reale il mondo che esiste.

Tutto ciò che abbiamo è dimenticanza.
La notte fredda, il passare del vento
sono ombre di mani i cui gesti sono
l'illusione madre di questa illusione.
*
Tutto trascende tutto
ed è più e meno reale di quello che è.

Fernando Pessoa - Faust


Ph Michael Kenna

giovedì 7 gennaio 2016

... soltanto sfiorato

[...] accadono cose immense, nel mondo, terribili, meravigliose, talmente vicine che segnano per sempre la nostra vita, eppure, quando sono passate, ci accorgiamo che ci hanno soltanto sfiorato, e dobbiamo accontentarci d'immaginarle come se non fossero accadute affatto ....

Sandro Veronesi - Gli sfiorati 

Ph Anton Ostlund 

mercoledì 6 gennaio 2016

Le parole ..

Ecco come sono le parole, nascondono molto, si uniscono pian piano fra di loro, sembra non sappiano dove vogliono andare, e all'improvviso, per via di due o tre, o di quattro che all'improvviso escono, parole semplici, un pronome personale, un avverbio, un verbo, un aggettivo, ecco lì che ci ritroviamo la commozione che sale irresistibilmente alla superficie della pelle e degli occhi, che incrina la compostezza dei sentimenti, a volte sono i nervi a non riuscire a reggere, sopportano molto, sopportano tutto, come se indossassero un armatura, si dice.
José Saramago - Cecità 

Foto Web 

martedì 5 gennaio 2016

Il destino ....

Anche se quel giorno non ci fossimo incontrati tutto sarebbe andato nello stesso modo. Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche parte. Naturalmente questa idea non si fondava su niente, ma era quello che sentivo. Haruki Murakami - Norwegian wood, Tokyo blues



Foto di scena "Il maschio e la femmina" di Jean-Luc Godard

lunedì 4 gennaio 2016

Magari pensiamo troppo.

Siamo sottili come carta. Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente. E questo è il bello e il brutto, il fattore tempo. E non ci si può fare niente. Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni e non cambierà una virgola. Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione, ma forse anche questo è sbagliato. Magari pensiamo troppo. Sentire di più, pensare di meno.
Charles Bukowski (Il capitano è fuori a pranzo)

Ph  Leszek Bujnowski