martedì 31 gennaio 2017

Certe fragilità ...

... anche le nostre virtù, infatti, se portate all’eccesso si trasformano in difetti, così come (perfortuna!) certe fragilità, quando vengono accettate, diventano punti di forza.

(Giorgio Nardone, Psicotrappole)


Ph Vivian Maier 

lunedì 30 gennaio 2017

La musica

La musica ha il potere di resuscitare ricordi con tale fedeltà, con tale intensità, che a volte fanno male.


Haruki Murakami - Uomini senza donne  




Ph Dennis Stock



domenica 29 gennaio 2017

... senza un centro preciso

Giorgia era una ragazza senza un centro preciso. Questo la rendeva affascinante e respingente: Giorgia era abituata a farsi scegliere. E a lasciar scegliere per lei. Se Chiara proiettava se stessa nello spazio attorno a sé, Giorgia assorbiva le energie, in questo erano complementari: in Chiara l'attrazione era percepibile immediatamente. In Giorgia ti domandavi dove fosse il punto oscuro in cui tutto quello che riusciva ad assorbire dentro di sé tornava a essere qualcosa. Però sapevi che c'era.
Roberto Cotroneo - Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome
Ph Saul Leiter

sabato 28 gennaio 2017

Regalami libri che finiscano bene

Regalami libri che finiscano bene
in mancanza di romanzi anche poesie
in mancanza di poesie magari anche una strofa
in mancanza di una strofa
anche un unico verso.
(Yvon Le Men)



Ph Irving Penn

venerdì 27 gennaio 2017

Vieni con me

Vieni con me!
Devi affrettarti però -
sette lunghe miglia
io faccio ad ogni passo.
Dietro il bosco ed il colle
aspetta il mio cavallo rosso.
Vieni con me! Afferro le redini -
vieni con me nel mio castello rosso.
Lì crescono alberi blu
con mele d'oro,
là sogniamo sogni d'argento,
che nessun altro può sognare.
Là dormono rari piaceri,
che nessuno finora ha assaggiato,
sotto gli allori baci purpurei -
Vieni con me per boschi e colli!
tieniti forte! Afferro le redini,
e tremando il mio cavallo ti rapisce.
Hermann  Hesse


Ph Benoit Courti 


giovedì 26 gennaio 2017

L'attesa

Ho imparato che l'attesa è tutto. 
Che tutto sarebbe niente senza l'attesa. 
Che la gioia di incontrare qualcuno sta tutta lì, in quelle ore che ci separano dalla persona che desideriamo e nello sforzo che compiamo per immaginare come sarà dopo il tempo trascorso senza vederla. Quello sforzo ci fa immaginare chi possiamo essere quando non ci limitiamo a pensare a ciò che siamo.
E voi, chi state aspettando?
Dal programma radiofonico: voi siete qui (Radio24 - 2011)


Ph Édouard Boubat

mercoledì 25 gennaio 2017

C'è un tempo per tutte le cose

Un tempo per nascere, un tempo per morire.
Un tempo per piantare, un tempo per sradicare la pianta.
Un tempo per uccidere, un tempo per guarire.
Un tempo per distruggere, un tempo per costruire.

Un tempo per piangere, un tempo per ridere.
Un tempo per gemere, un tempo per ballare.
Un tempo per scagliare pietre, un tempo per raccogliere sassi.
Un tempo per abbracciare, un tempo per separarsi.

Un tempo per cercare, un tempo per perdere.
Un tempo per conservare, un tempo per gettare via.
Un tempo per strappare, un tempo per ricucire.
Un tempo per tacere, un tempo per parlare.

Un tempo per amare, un tempo per odiare.
Un tempo per la guerra, un tempo per la pace.

Paulo Coelho - C'è un tempo per tutte le cose 

Ph Ana Rosenberg 

martedì 24 gennaio 2017

Dentro di me

«Nel bel mezzo dell’odio,
ho trovato che c’era, dentro di me, un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime,
ho trovato che c’era, dentro di me, un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos,
ho trovato che c’era, dentro di me, un’invincibile calma.
Nel bel mezzo dell’inverno,
ho infine imparato che vi era in me un’invincibile estate.
E che ciò mi rende felice. Perché afferma che non importa quanto duramente il mondo vada contro di me, in me c’è qualcosa di più forte, qualcosa di migliore che mi spinge subito indietro».

Invincibile estate - Albert Camus


Ph Mario Testino 

lunedì 23 gennaio 2017

Con quella mancanza lì ....

E dopo aveva preso la sua roba ed era andata via.
[...]
E io avevo pensato che era giusto così.
Proprio uno dei pensieri principali era stato quello.
E mi ero detto che avrei vissuto così, con quella mancanza lì, e che andava bene.
Paolo Nori - Undici treni

Ph unknown

una delle cose belle ....

Io, Lidia, forse le stagnavo così tante balle perché, per tutto il tempo che eravam insieme, avevo l'impressione che mi avesse preso per un altro.
Allora io, non so come dire, cercavo di non essere io, di essere l'altro che sapeva lei, e, devo dire, una delle cose belle, di stare con Lidia, era quella lì, non so se si capisce.
[...]

Ecco io, tutto il tempo che ero stato con Lidia, era come se fossi Napoleone che sapeva di non essere Napoleone
Si capisce? 

Paolo Nori - Undici treni



Ph J.C. de Marcos
 

domenica 22 gennaio 2017

Le cose più semplici

Anche le cose più semplici e care non si possono mandare a dire, è un obbligo dimostrarle, così un Abbraccio abbraccia, un Bacio bacia e una Carezza accarezza. 
Il cattivo merita un indice picchiato sulla guancia, il buono due dita che formando un anello scendono delicate dalla bocca verso lo stomaco. 
Per il falso c'è un pugno battuto sul mento, per l'onesto, invece, una passata della mano sulla fronte fino a salire sui capelli. 
Piccoli segni che agli sconosciuti possono sembrare banali e che, invece, hanno la forza fantastica di costruire e spiegare l'attività dei sentimenti.

Pino Roveredo - Mandami a dire

Ph Gianni Berengo Gardin 

venerdì 20 gennaio 2017

Non era fatta per ....

«Non era fatta per i piccoli turbamenti, i rancori meschini, le invidie dissimulate, le opere di carità, gli affetti logorati, la cortesia amabile o le considerazioni banali. Era uno di quegli esseri nati per la grandezza di un solo amore, per l’odio esagerato, per la vendetta apocalittica e per l’eroismo più sublime».

Isabel Allende, “La casa degli spiriti”


Ph Helmut Newton 

Ricordati di ricordare ...

"...mi racconti di un nome che una volta chiamavi e che io rispondevo quando tu lo chiamavi,
a che nome rispondi se non vuoi che ti chiami, se mi dici ricordati di ricordare...
Quando i nomi si spostano e li lasci andare...
Quando i nomi si spostano e li lasci andare...
Hai bisogno di tempo, hai bisogno di mare,
di una nuova metropoli ad energia solare..."

(Filippo Gatti - Il tempo necessario) 

Egon Schiele 

giovedì 19 gennaio 2017

mercoledì 18 gennaio 2017

E si spera sempre ...

E si spera sempre che le cose o le persone non siano come vogliono mostrarsi ...
Ci si augura di aver inteso male, ci si augura che dietro quell'apparenza ci sia qualcosa di vero e non una stupida forma che non si pensava esistesse ....
Ci si augurano tante cose per alleviare quel forte senso di delusione nei confronti di una realtà che mostra sempre la sua peggiore faccia ....
Cerchiamo di dare il meglio di noi stessi in questo mondo così difficile da essere il miglior esempio per i nostri figli ...
(fc)
Ph Vadim Stein 

martedì 17 gennaio 2017

... questo correre

"Ormai nessuno ha più tempo per nulla.
Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi, innamorarsi, stare con se stessi.
Le scuse per non fermarci a chiedere se questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle."

Un altro giro di giostra - Tiziano Terzani

Ph Pan Xunbin

lunedì 16 gennaio 2017

Non cercare risposte

Le chiesi perché, il perché delle lettere, il perché della busta a Marsiglia, il perché di quell'uomo. E sbagliai. Ogni volta che pensavo esistessero delle risposte a qualcosa dovevo ricordarmi che la vita mi aveva insegnato a non cercare risposte, e soprattutto a non fare domande agli altri, domande che in realtà erano per me.

Roberto Cotroneo - per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome


Ph Robert Mapplethorpe

domenica 15 gennaio 2017

Le cose più importanti

Le cose più importanti sono le più difficili da dire. 
Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
Stephen King -  Stagioni diverse


Ph Shirin Neshat 

venerdì 13 gennaio 2017

Le parole

Le parole..... le parole scagliate, buttate, pensate, taglienti, inascoltate, inutili, vane, stupide, infuocate, appassionate, piene di gioia, di speranza, di amore ma anche di odio, piene di rancore, piene di dolore. Le parole sono importanti per chi le dice e per chi le ascolta. Ma non riusciamo più a parlare e soprattutto non sappiamo più ascoltare......
FC

giovedì 12 gennaio 2017

Ragione o torto

Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. [...] Rimane il fatto che, in ogni modo, capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite... Beh, siete fortunati.
Philip Roth - Pastorale americana 

Ph Vivian Maier 

Più freddo del freddo

"E' freddo questa mattina. Col sole. Più freddo del freddo. Freddo come il nostro quartetto. Sei un giovane sognatore che non conosce il dolore e non sa leggere attraverso [i] miei vuoti. La Grande fuga non ci basterà. Dimenticherai il mio nome un giorno. Un giorno molto vicino."
Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome - Roberto Cotroneo 

Ph me

mercoledì 11 gennaio 2017

Confesso

Confesso:
ho parlato per anni
perché qualcuno capisse
quello che sento.

Stasera ti confesso.
che sono entrato in un porto
ed ho cercato una nave
che mi portasse lontano.

Non voglio più vedere le cose
che mi hanno fatto sentire questo silenzio.
E sappi che per me
passerai la vita così ad aspettare.

Stasera ti confesso:
non ci capisco più niente,
io voglio solo dormire
per non vedere nessuno.


E' tardi per pensare all'amore
e per andare sui monti
a parlare col sole di noi due
e per svegliarsi al mattino
con la pace nel cuore..

(Confesso - Piero l'italiano - Piero Ciampi)

Ph Elliott Erwitt 

martedì 10 gennaio 2017

Scrivo perché ...

Scrivo per non perdere il vizio di dire le cose. 
Scrivo nel tentativo di lasciare una traccia. 
Scrivo per paura che i pensieri mi passino di mente. 
Passeggio con la penna su questo foglio bianco e lo lordo di idee. Ci gioco, lo uso, mi faccio sedurre, usare, tentare. 
Con la penna dico tutto, non mento, non ho pudore. Dove la lingua esita e si ferma, la mano scorre fluida e leggera. 
Scrivo per guardarmi dentro. 
Scrivo per fermare il tempo. 
Scrivo per suscitare sentimenti e per esprimere i miei. 
Scrivo per dare un senso al silenzio. 
Il cielo blu, il mare blu, l’inchiostro blu.
(Dacia Maraini - 
Amata scrittura)

Ph Herman Leonard
(Miles Davis)

lunedì 9 gennaio 2017

Questa roba vischiosa

....mi scuso con te e con gli ascoltatori se ho usato parole un po' pesanti, Lidia, in definitiva con la mia storia volevo solo dimostrare che questa roba vischiosa chiamata grande amore si riduce a un equilibrio precario di malintesi.

La zona cieca - Chiara Gamberale

Ph Michael Papendieck

domenica 8 gennaio 2017

Il tessuto di tutte le cose ...

- Le anime investigative come la tua sono anime salve, ma condannate [...]
E ci guardavamo fissi. E ci promettevamo di non litigare più, perché insieme stavamo troppo bene quando stavamo insieme.
- Ti amo, vecchio Stich.
- Ti amo, piccola Lilo
(La zona cieca - Chiara Gamberale)

Ph Arthur Leipzig

venerdì 6 gennaio 2017

l'anima

Quando C. mi chiedeva brusca dove avessi nascosto la mia anima, specie quando non riusciva a spiegarsi il modo di suonare, non sapeva che per me quella frase significava molto di più che per lei. 

#searchingforsoul #robertocotroneo #perunattimoimmensohodimenticatoilmionome 
Ph Larry Fink 

giovedì 5 gennaio 2017

I nostri errori

«I nostri errori sono stati ispirati dalla noia e dall'impazienza di vivere».
Alberto Moravia, “Gli Indifferenti”

Ph Robert Mapplethorpe

mercoledì 4 gennaio 2017

Ho solo bisogno di silenzio

Ho solo bisogno di silenzio, tanto ho parlato troppo è arrivato il tempo di tacere, di raccogliere i pensieri allegri, tristi, dolci, amari, ce ne sono tanti dentro ognuno di noi. Gli amici veri, pochi, uno? sanno ascoltare anche il silenzio, sanno aspettare, capire. Chi di parole da me ne ha avute tante e non ne vuole più, ha bisogno, come me, di silenzio.
Alda Merini


Ph Sylvia Plachy 

martedì 3 gennaio 2017

Le domande

«Ma vi sono risposte che non avrei la forza di ascoltare e perciò evito di porre le domande». 
(Una donna spezzata - Simone de Beauvoir)

Ph Kate Berry
(Charlotte Gainsbourg)

Un nuovo anno

Quando inizia un nuovo anno tutti si prodigano in nuovi propositi: anno nuovo vita nuova, “… quest’anno cambia tutto”, questo nuovo anno devo dimagrire, smetto di fumare, questo anno mando tutti a quel paese, “Ah, ma guarda da questo nuovo anno non mi lascio più incastrare”!

Io questa mattina del nuovo anno, mi sono svegliata con la sveglia puntata alla solita ora, stesso programma in radiosveglia, mi sono preparata come al solito, con le solite abitudini, preparato la lavatrice, mi sono messa la giacca, infilata le cuffiette (sintonizzate come sempre su radio2), stessa strada per andare alla metro, stesso modo di andare in ufficio, stesse persone in portineria, stessi riti in ufficio, stessa sedia, stesso PC …. Insomma siamo nel 2017 e niente è cambiato e niente cambierà.

L’ultima settimana del 2016 ha racchiuso in sette giorni tutto l’anno passato, l’anno prima e l’anno prima ancora. Il freddo è rimasto lo stesso. La “cold cold life” ha prevalso come al solito, eh sì ci dobbiamo abituare. Ci dobbiamo abituare che gli anni passano, le anime si modificano, ciò che prima era importante si perde. Ci si convince che si è e si rimane uno “qualunque”, uno tra i tanti “conoscenti”. Una cosa è certa, che più passano gli anni e più si perde la memoria, si tende a dimenticare, invece il mio errore è quello di non riuscire dimenticare, rimane tutto nella mia memoria (le cose belle, le cose brutte, i dolori, le gioie, è bruttissimo vi assicuro ….. ci si vorrebbe rinnovare, almeno nel pensiero). Mi sento di dire, citando, Nietzsche "Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori."

Non voglio essere una social addicted quando dico “meno male che c’è la musica”! Quando metti le cuffiette e ascolti un pezzo, il più bello che c’è, e poi un altro e poi un altro ancora e poi ne scopri altri, beh non c’è nulla di meglio. Oppure quando apri un libro e ci rimani dentro e non ne riesci ad uscirne. I miei propositi, come lo sono stati ogni anno, e come è successo in ogni anno passato, sono cercare e ricercare musica nuova, leggere libri belli e se riuscirò vorrei continuare a scrivere. Insomma non voglio “morire dentro” per colpa della “cold cold life”, non voglio stereotiparmi, voglio meravigliarmi, ma non c’era bisogno del passaggio da un anno all’altro …. è stato sempre così per me …..

Che dire … Buon anno



lunedì 2 gennaio 2017

L'emancipazione imperfetta

Emanciparsi è per definizione la capacità di farcela da soli.
Liberarsi dal bisogno dell’altro.
Brando rifletteva tra se e se… liberarsi del bisogno dell’altro, mi pare una gran cazzata!
Come se uno potesse liberarsi del bisogno di mangiare, di bere, di respirare.
Come si può in amore, nel rapporto a due, emanciparsi realmente?
Non si può, perché amare è bisogno dell’altro e sarebbe una privazione in partenza.
L’imperfezione dell’idea stessa di emanciparsi dall’amore era immaginare che l’amore potesse fare a meno dell’amore.
Impossibile e contraddittorio. Questa era la cazzata.

Claudio Schermi - L'emancipazione imperfetta

Ph Benoit Courti 

domenica 1 gennaio 2017

Il peso dell'ambiguità

Il peso dell'ambiguità a cui mi sottoponeva a volte diventava insostenibile.
Vivevo ogni giorno nella condizione precaria di chi fa il lavoro che ha sempre sognato, ma ha firmato un contratto a termine.
Quando meno se lo aspetta potrà venire licenziato.
Quando meno me l'aspettavo sarei potuta di nuovo venire abbandonata.
Di nuovo dimenticata.
- Diciamolo, siamo un aereo che non è mai decollato, - mi diceva a volte.
- Sei la donna a cui in assoluto ho dato di più, - mi diceva altre volte.
Chiara Gamberale - La zona cieca 

Ph Peter Lindbergh