giovedì 25 aprile 2024

Per morire

... per morire è necessario preparare la casa, ricevere il bambino che abbiamo saputo essere. Sapergli chiedere perdono per tutti i tradimenti, per tutte le bugie, per le sistematiche delusioni, per la strada perduta, per tutta la bellezza ignorata.

Camila Sosa Villada - Le Cattive


Ph Ralph Eugene Meatyard


martedì 23 aprile 2024

Guarire

Si guarisce un giorno alla volta, ma mai per sempre.

Matteo Bussola - Notti in bianco, baci a colazione


Charlotte Bracegirdle artist

lunedì 22 aprile 2024

Raccontare

Quando si racconta qualcosa a qualcuno, questo gli rimane incorporato e passa a far parte della sua coscienza, perfino se non lo crede o se gli consta che non sia mai successo e che sia soltanto invenzione, come i romanzi e i film... 

Javier Marías - Gli innamoramenti


Ph Dieter Krehbiel

domenica 21 aprile 2024

Solitudine

La solitudine è questa situazione un po’ buffa, un po’ ridicola, un po’ aggressiva di un uomo seduto al tavolo di un ristorante turistico: l’immagine di una persona incompleta, tanto goffa da sembrare stupida o arrogante. Leo deve incominciare a difendere questa sua solitudine. [...] non avverte la propria solitudine come una disperazione. Si sta concentrando su di sé, si sta racchiudendo nelle proprie fantasie e nei propri ricordi. Sta cercando di abbracciare la parte più vera di se stesso recuperandola attraverso il ricordo, la riflessione, il silenzio.

Pier Vittorio Tondelli - Camere separate


Ph Louis Stettner

sabato 20 aprile 2024

Arrangiamenti

È di nuovo fascismo
e nessuno se ne accorge.
Proibito voler morire,
manifestare il dissenso,
pregare per i non cristiani,
processare gli intoccabili,
fare giornalismo libero,
dichiararsi comunisti,
fumare uno spinello,
curare il clandestino,
intercettare l’assassino.

Salvo Vitale - Arrangiamenti


Ph Saul Leiter

venerdì 19 aprile 2024

Esperienza

Quando diciamo che viviamo solo nel presente, ci convinciamo di qualcosa di apparentemente logico e dotato di una certa nobiltà, ma la realtà è più mesta e difficile da accettare, perché le nostre radici non attecchiscono mai lì effettivamente, e a parte qualche asceta e illuminato, la vita delle persone comuni trascorre, almeno da che è finita l’infanzia, nell’anticipazione o nel rimpianto. Per questo motivo l’esperienza, che dovrebbe essere il bagaglio più sicuro e affidabile che ci portiamo dietro, è piuttosto una cosa ambigua e scoraggiante; da un lato, l’immaginazione erode i fatti ben prima che si verifichino; dall’altro, possiamo ipotizzare il significato di quei fatti solo quando ormai appartengono al passato.

Emanuele Trevi - La casa del mago


Ph Patrick Demarchelier