«Mi domando se sia realmente possibile capire un’altra
persona. Anche quando ci sforziamo di conoscere qualcuno mettendoci tutto il
tempo e la buona volontà possibili, in che misura possiamo cogliere la sua vera
natura?» Haruki Murakami , “L’uccello che girava le viti del mondo”
M. C. Escher
Me lo chiedo spesso anche io. In genere capisco, alcune volte facilmente, altre meno, il modo di essere delle persone che conosco. Persone vicine mi dicevano sempre che era impressionante come potessi cogliere la natura delle persone quasi immediatamente, da un solo sguardo, da ogni singolo movimento del loro corpo, da ogni parola detta o non detta.
Ma ognuno di noi all'improvviso ha la capacità di tirare fuori aspetti del proprio carattere inimmaginabili. Se ciò accade da persone che mai avresti creduto avessero potuto avere comportamenti incoerenti e insensati, beh la delusione è forte. Oriana Fallaci è riuscita a scrivere le parole giuste per descriverne le sensazioni: "Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d'una ingiustizia che non t'aspettavi, d'un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono".
Nessun commento:
Posta un commento