E se questo accadesse a noi penseremmo atterriti: «Com'è possibile che non mi riconosca e non mi chiami più con il mio nome?» Ma a volte potremmo anche pensare con sollievo: «Meno male che non mi chiama più con il mio nome e non mi riconosce, non ammette che sia io che possa star facendo o dicendo queste cose che mi sono estranee, e quando le vede accadere e mi sente dirle e non può negarle, nega me con pietà perché non cessi di essere quello che sono stato ai suoi occhi, e così salvarmi».
Nessun commento:
Posta un commento