giovedì 10 dicembre 2020

Orecchio altrui

Sapete quando due persone chiacchierano. Uno parla e l’altro gli toglie la parola: Proprio come me, io … e si mette a parlare di se stesso, finché il primo non riesce a sua volta, a dire: Proprio come me, io …
Questa frase proprio come me, io …, può sembrare un modo di inserirsi per approvare, per continuare una riflessione dell’altro, ma è un abbaglio: in realtà essa è una rivolta brutale contro una brutale violenza, uno sforzo per liberare dalla schiavitù il proprio orecchio e per occupare con la forza l’orecchio dell’avversario. Giacché tutta la vita dell’uomo tra i suoi simili non è altro che una lotta per impadronirsi dell’orecchio altrui.

Milan Kundera – Il libro del riso e dell’oblio


Ph Vivian Maier 


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