Giorni
Fece un rapido, semplice calcolo, e giunse alla conclusione che la sua vita era durata circa ventimila giorni. Ecco, al colmo del ridicolo, durante una
metà di quei giorni non aveva fatto altro che aspirare a bruciare il tempo, ad
affrettarne il corso, a lasciarsi alle spalle la prima miriade di giorni per
arrivare più in fretta possibile al punto in cui accadono cose meravigliose.
Quanto gli era dispiaciuta la perversa lentezza di quei primi giorni. Mentre
nella seconda metà, nella miriade degli ultimi giorni era sprofondato nella nostalgia
per ciò che era ormai passato: luoghi, suoni, volti, odori, porte sradicate,
strade non percorse, strade percorse senza ritorno, strazio, fitte di
nostalgia, era una dipendenza, una schiavitù, e i giorni in quella seconda metà
correvano con una velocità implacabile, quasi comica.
Amos Oz – Tocca l’acqua, tocca il vento
(Michael Caine)
Nessun commento:
Posta un commento