venerdì 11 aprile 2025

Immortali

E la nostra città non è più la nostra città e non lo sarà mai più. Io tornerò e ci rivedremo ma non saremo più noi. Sarà facile, scivolare ancora, e io dovrò stare attenta a non farmi ingannare dal fatto che i tuoi occhi sono sempre i tuoi occhi, e le tue mani sono sempre le tue mani. Perché invece niente è più lo stesso, e se vogliamo sperare di non morire non possiamo che andare avanti, rinnegare tutto, fingere di esserci salvati dalla rovina quando invece vivevamo nel miele e nel primo sole dell'estate. E non eravamo mica maledetti allora, anche se ci piaceva tanto raccontarcelo. Eravamo ancora limpidi, e soffrivamo perché pareva stupido bearci di un sentimento puro come il nostro. Eravamo immortali, e non lo sapevamo.

Enrico Brizzi - Due


Ph Inge Morath

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