Ne copio un passo e aggiungo il link, per chi fosse interessato a leggere tutto l'articolo.
"E allora l’appartenenza, l’esserci, l’aversi dove va a
finire? Perché l’aversi può esistere davvero quando si decide di affrontare il
tempo insieme, quando cambiare è comunque un po’ morire, dopotutto. Ma il tempo
insieme sta diventando una nuova utopia di questa contemporaneità. Il tempo
insieme sembra diventare un sogno impossibile, qualcosa che non sappiamo più
gestire e capire. Come se in questi ultimi decenni avessimo disimparato a fare
i conti con l’altro, ad accettare il tempo futuro per come sarà. Come se
nell’onnipotenza dei sentimenti, quando i sentimenti diventano il trionfo del
narcisismo, ci si possa illudere di cambiare la storia, di trasformare il
desiderio in qualcosa di progettato, di voluto e di immaginato come fosse un
plot della propria vita"
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