venerdì 27 settembre 2024

Mandala

Tutto ciò che occupa la mente, quel groviglio di pulsioni e desideri che definiamo l’Io, non è il nostro vero centro; disegnare un mandala significa liberare uno spazio usurpato dall’abitudine e dalla paura, sottrarsi agli schemi di pensiero che nel tempo diventano la nostra gabbia, continuando a ripetersi anche dopo aver perduto la loro efficacia. Il mandala, sostengono molti studiosi, tra i quali lo stesso Carl Gustav Jung, detronizza l’Io, lo espelle dal centro della composizione, lo spinge verso il margine, Ciò significa, suppongo, che in quello spazio liberato non c’è più la paura della morte, e forse nemmeno la nozione della morte.

Emanuele Trevi - La casa del mago



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