martedì 8 novembre 2016

... egli sapeva d'essere immensamente amato

Le credette; perché, pur contaminandola e ingannandola senza ritegno, egli sapeva d'essere amato da un alto e nobile spirito, egli sapeva ormai di trovarsi innanzi a una grande e terribile passione, egli aveva ormai coscienza di quella grandezza come della propria viltà. 
Egli sapeva, egli sapeva d'essere immensamente amato; e talvolta, nelle furie delle sue immaginazioni, giungeva perfino a mordere la bocca della dolce creatura per non gridare un nome che gli risaliva con invincibile impeto alla gola; e la buona e dolente bocca sanguinava in un sorriso inconscio, dicendo: "Anche così, tu non mi fai male"
Gabriele D'annunzio - Il piacere

Ph Yves Trémorin 

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