giovedì 30 giugno 2016

Io, per esempio, colleziono pensieri.

In fondo ognuno di noi ha le proprie complessità, le proprie idiosincrasie e fissazioni. Ci sono cose che facciamo e cose che non faremmo mai, o soltanto in determinate circostanze. Cose di cui gli altri ridono, o disapprovano, o se ne meravigliano. Cose stravaganti, che sono solo nostre.
Io, per esempio, colleziono pensieri. Una delle pareti di camera mia è tappezzata di foglietti colorati pieni... di pensieri fugaci, che ho fissato proprio perché non andassero perduti. 

Nicolas Barreau - Gli ingredienti segreti dell'amore 



Ph Robert Doisneau 

Leggendo questo pezzo di Barreu ho pensato a uno dei miei peggior difetti, non buttare nulla che possa ricordarmi qualcosa. Anche in ufficio ho la scrivania piena di post-it con numeri, appunti, vecchi memo che potrebbero sembrare non aver nessuna importanza perché apparentemente non sono collegati a nulla, ma invece sono sempre utili nel momento in cui meno te lo aspetteresti. A casa ho scatole  piene di lettere, cartoline, vecchi ricordi, numeri, appunti, bigliettini di auguri, biglietti di concerti, di treni, di autobus. Ricordo la storia di ognuno di essi, o quasi.... Ho mantenuto addirittura tutte le agendine piene zeppe di numeri di telefono. Ce ne è una, ed è quella dei miei diciott'anni, è bianca con dei disegnini e cuoricini rossi, ed era contenuta insieme ad un block notes in una copertina di stoffa. Ho dovuto cambiarla solo perché non conteneva più i numeri e le note non entravano più in quei foglietti (ho tutto ancora nel mio cassetto). Ogni tanto l'agendina che ho ora (perché io mantengo sempre un'agendina cartacea con i numeri di telefono, appunti, appuntamenti, sarò antica ma non me ne libererò mai) o il mio portafoglio sputano fuori all'improvviso bigliettini, scontrini vecchi o appunti. Mi viene in mente qualcosa e me la scrivo, devo dire la verità ma qualcosa per comodità la scrivo sul cellulare. Ma non è la stessa cosa. Tramite la calligrafia si capisce l'umore del momento, e non è poco.
Ci sono due scontrini di parcheggio quasi scoloriti, che appaiono, riappaiono, li metto via, scompaiono, e poi me li ritrovo sempre tra le mani. Come qualcosa che va via e poi ritorna. Uno di questi è un vecchio scontrino di una striscia blu in viale Giulio Cesare .... potrebbe essere argomento della storia di un mio prossimo racconto per qualche concorso.   


La mia vecchia agendina 

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