Oggi è partita una discussione su FB dopo che un’amica ha pubblicato questa vignetta di Peanuts.
E’ vero, ci si chiede spesso perché incontri persone nel tuo cammino che ti dicono “Ti voglio bene” e poi non “assomigliano alle parole che dicono” (rubo in parte una citazione di Benni). Questa mia amica si chiedeva perché poi, in realtà, queste persone spariscono e svaniscono facilmente. Un suo contatto le ha risposto, “io vorrei, ma tu mi metti soggezione” (rappresenta quelli che hanno una scusa sempre pronta, quindi la colpa è sempre degli altri), altri che per non sentirsi sminuiti hanno scritto “ma tu lo sai che ti voglio bene” (i protagonisti, quelli che fanno vedere che loro non son da meno).
Spesso sui social si vedono spesso TVB e cuori sparsi che perdono ogni significato perché ripetuti in contesti che non hanno senso, oppure contatti appena conosciuti che ti mandano messaggi con TVB e cuori. Credo che non sia neanche onesto intellettualmente pubblicare post del genere solo per elemosinare frasi fatte o per vedere chi ti vuole bene.
Per me il “Ti voglio bene” ha un significato profondo ed è per questo che difficilmente mi lascio andare ad affermazioni di questo genere con persone che incontro nel cammino, sono veramente poche le persone che hanno sentito dire da me questa frase, e mi aspetto un sentimento sincero anche dagli altri. Ma Snoopy in questo caso, se letto in un contesto diverso dal social, credo abbia ragione (come sempre…), nonostante chi ha creato la vignetta abbia generalizzato e banalizzato qualcosa che in realtà è importante.
Per me il “Ti voglio bene” ha un significato profondo ed è per questo che difficilmente mi lascio andare ad affermazioni di questo genere con persone che incontro nel cammino, sono veramente poche le persone che hanno sentito dire da me questa frase, e mi aspetto un sentimento sincero anche dagli altri. Ma Snoopy in questo caso, se letto in un contesto diverso dal social, credo abbia ragione (come sempre…), nonostante chi ha creato la vignetta abbia generalizzato e banalizzato qualcosa che in realtà è importante.
Il voler bene implica un sentimento, e “chi sente davvero” ha la necessità di dover e voler dimostrare all’altro, (non dico ogni giorno, ma di tanto in tanto e protratto nel tempo) di provare un sentimento, non ha bisogno di nascondersi dietro “ai troppi impegni”, alla vita che corre veloce, perché per lui/lei è importante far sentire all’altro di provare “la mancanza”.
Penso soltanto una cosa e ripeto la frase di Benni “Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti” (Saltatempo).
Penso soltanto una cosa e ripeto la frase di Benni “Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti” (Saltatempo).
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