Mi è sempre piaciuto intervistare chi ha molto vissuto, perché mi sembra che nelle parole dei vecchi si possano trovare, spesso, indicazioni preziose
per tutti. Non perché il passato fosse un tempo migliore, ma perché immagino
che nella loro cassetta degli attrezzi ci siano gli strumenti che ci servono
per costruire il futuro.
Passi la vita a credere che un giorno ciò che speri accadrà, salvo poi accorgerti che la realtà è molto meno romantica di quanto pensi. È vero, i sogni qualche volta si presentano alla tua porta, ma solo se ti sei preso la briga di invitarli.
….ma i personaggi più coraggiosi sono anche quelli più ricchi di fantasia, quelli che, attraverso l’immaginazione, riescono a entrare in sintonia con gli
altri. Quando manca questo genere di coraggio, si continuano a ignorare i
sentimenti e i bisogni altrui.
Credo che imparare a dominare la sofferenza faccia parte del processo di crescita. Quando cresciamo, e capiamo che la felicità è rara e si consuma in fretta, rimaniamo disillusi e feriti. La misura della nostra sofferenza rivela quanto ci ha segnati questa amara constatazione. La sofferenza, in altre parole, è una forma di rabbia. Ci ribelliamo furiosamente contro l’ingiustizia del nostro destino triste e disperato. Questo bruciante rancore, capite, questa rabbia è ciò che chiamiamo sofferenza.